lunedì 7 febbraio 2022

LA RUOTA DEL TEMPO


Non serve molto per convincere a vedere la nuova serie targata Amazon Prime, La Ruota del Tempo. Principalmente perché dopo la fine de Il Trono di Spade e la piccola parentesi di Tenebre e Ossa (che non ha avuto minimamente il successo che meritava), nel mondo delle serie tv mancava un prodotto fantasy in piena regola.

Se poi mettiamo in conto l’incredibile bellezza della serie ideata da Rafe Judkins e basata sulla celebre saga di Robert Jordan e Brandon Sanderson, allora non rimane che premere play e lasciarsi trasportare nel suo mondo.

Otto episodi che sono usciti settimanalmente e hanno portato in vita una delle saghe più avvincenti di sempre, anche se purtroppo ancora poco conosciuta dal grande pubblico
Nel mondo de La Ruota del Tempo, la magia è cosa rara.  

Difficile da gestire e non accessibile a tutti.

Solo le Aes Sedai, donne come la protagonista della nostra storia Moiraine (una grande Rosamund Pike, per la prima volta in un ruolo fantasy come questo), sono in grado di attingere al suo potere.

È la sua voce che ci apre le porte di questo mondo, ora in pericolo a causa di un’antica minaccia pronta a risorgere.

È il Drago Rinato, un’entità che appartiene alle tenebre e che molte ere prima aveva causato La frattura del mondo.

Sono cinque i ragazzi che Moiraine individua e che ne potrebbero essere la reincarnazione, cinque ragazzi il cui destino coincide con quello di tutto ciò che conoscono.
La loro è una corsa contro il tempo per fare sì che il Drago Rinato non cada nelle mani delle tenebre e porti una nuova distruzione, ma riesca invece finalmente a sconfiggerle per sempre. Suggestiva, appassionante e piena di quell’atmosfera che le saghe fantasy ci fanno tanto amare, La Ruota del Tempo è un adattamento che funziona.
Se siete in astinenza da fantasy che vi tengano incollati allo schermo, La Ruota del Tempo è la risposta giusta.

Dimenticate i luoghi oscuri in cui si fa fatica a vedere quello che succede o i personaggi vestiti in grigi, neri e marroni cupi.

È una delle prime cose che si nota nei primi minuti, quanto la serie sia colorata, di quei colori che fanno immediatamente pensare a un reame magico.

C’è gioia in questa produzione, che manca profondamente in tanti altri show.

«Questo non è l’inizio, perché non ci sono inizi o fini nella Ruota del Tempo. Ma questo è un inizio».

Ed io non vedo l’ora di scoprirne il continuo.

Il mio voto è 8 su 10

Come sempre se la recensione vi ha incuriosito vi lascio il trailer



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