venerdì 22 dicembre 2017
Un Natale in Rosso
BUONE FESTE IN ROSSO...
PERCHE' IL ROSSO E' IL COLORE DELL'AMORE E DEL NATALE.
PER L'ULTIMO GIORNO DI SCUOLA INDOSSIAMO TUTTI QUALCOSA DI ROSSO: UN FERMAGLIO, UN NASTRO O UN CAPO DI ABBIGLIAMENTO.
SARA' COME FAR PARTE TUTTI DELLA STESSA FAMIGLIA.
PERCHE' IL MATTEI E' UNA GRANDE FAMIGLIA!
BUONE FESTE A TUTTI DALLA REDAZIONE DEL MATTEI 'S BLOG
mercoledì 20 dicembre 2017
I persuasori occulti... troppo occulti per essere veri
Vi
è mai capito di cogliere improvvisamente un’immagine o un suono che non
sembrava essere percettibile?
Se
la vostra risposta è sì, sappiate che voi avete i sensi particolarmente sviluppati
perché – probabilmente – ciò che siete riusciti a cogliere è al di sotto della
soglia percepibile.
In
poche parole avete avuto un incontro ravvicinato con il cosiddetto messaggio
subliminale, ossia la tecnica utilizzata soprattutto nel mondo della pubblicità.
Si tratta, insomma, di un’informazione che il
cervello di un individuo assimila a livello inconscio.
La
parola subliminale deriva dal latino “sub limen”, ossia “sotto la soglia del
limen”. In altri termini abbiamo a che fare con ciò che sta “al confine della
soglia del pensiero”.
Si cominciò a parlare di messaggi subliminali pubblicamente nel 1957 quando, Vance Packared, giornalista e sociologo statunitense, pubblicò il saggio intitolato I persuasori occulti”.
Un’opera
intrigante in cui l’autore rivelava al grande pubblico americano e non solo,
che vi era un’alleanza sempre più stretta tra analisi e pubblicità e che vi erano
dei persuasori, appunto occulti, che minacciavano subdolamente ma
scientificamente, la libertà d'opinione su qualsiasi argomento.
Packared,
all’epoca, fu arruolato nella schiera dei più grandi allarmisti, portatore di
panico tra le masse. In effetti, I
persuasori occulti è ancora oggi, a tanti anni di distanza, un testo
urticante con cui fare i conti in un primo bilancio.
È davvero possibile che qualcuno possa indurci a comprare una marca di cioccolato anziché un’altra? È davvero possibile che le nostre menti siano così malleabili ai messaggi subliminali?
In
realtà la domanda è un’altra: i messaggi subliminali esistono o sono solo
frutto di una teoria complottistica?
Siccome
non stiamo preparando una puntata di Voyager
che ama lasciare in sospeso le risposte alle domande, cercheremo di replicare a
questo quesito.
Anzitutto
cerchiamo di capire bene di cosa si tratta.
Il messaggio è trasmesso attraverso scritte, suoni o immagini che trattano un argomento che nasconde al suo interno ulteriori frasi o immagini occultate dal contesto iniziale e che rimarrebbero inconsapevolmente o inconsciamente nella memoria di chi osserva. Alcuni studi mostrano che questi messaggi stimolano determinate aree del cervello tuttavia, la maggior parte degli studi scientifici rivelano che essi non producono alcun effetto marcato o duraturo nel comportamento dell’uomo.
Essenzialmente
lo scopo di un messaggio subliminale sarebbe di invogliare il consumatore ad acquistare
uno specifico prodotto, oppure di trasmettere pensieri ed ideologie di natura
politica o di qualsiasi altro genere.
Immaginiamo di essere al cinema e che ogni cinque minuti appaia velocemente, come un interruttore che si accende e spegne, la scritta: “telefona a tua madre!”.
Cosa
credete che possa accadere?
Secondo
il dipartimento di psicologia sociale dell’università di Milano-Bicocca,
assolutamente niente.
È
stato fatto un esperimento per vedere se, affettivamente, i comportamenti
potevano essere indotti e il risultato è stato negativo (o positivo, a seconda
di cosa si vuole dimostrare). In Canada, infatti,
durante una trasmissione di grande popolarità, venne sparato per circa 300
volte un breve messaggio che invitava la gente a telefonare. L'esperimento
non produsse alcun risultato e al termine del programma fu condotto un
sondaggio per verificare che cosa i telespettatori avessero percepito: le
risposte più diffuse furono fame e sete.
Perché provassero un senso di fame e sete è un altro
bel quesito, ma andiamo avanti.
Anche lo psicoanalista Mauro Cosmai avvalora la tesi
dei suoi colleghi milanesi: "Uno stimolo non distinguibile,
un'informazione non percepita in maniera chiara e obiettiva non viene neppure
codificata a livello cerebrale e di conseguenza non può avere efficacia sul
comportamento".
Significa che il massaggio subliminale è solo una bufala?
E se invece vorrebbero farci credere che non esiste,
per poterci manipolare la nostra mente a loro piacimento?
Sarebbe diabolico!
Anche il neuromarketing è diabolico, eppure pare che sia la nuova frontiera dello shopping. Un semplice “mettici la faccia” così si possono sapere in anticipo i gusti del consumatore.
Le tecnologie per il riconoscimento facciale non sono
una novità: già da diversi anni sono impiegate in aeroporti e stazioni per la gestione
della sicurezza. E dalla sicurezza al marketing il passo è breve.
Che dire? Un minority
report non per i possibili criminali (e anche quello era diabolico) semmai
per i futuri acquirenti.
Laura Bersani
3ALSU
In questo video 5 loghi famosi che nasconderebbero dei messaggi subliminali:
https://youtu.be/UzFrx491wksIn questo video 5 loghi famosi che nasconderebbero dei messaggi subliminali:
martedì 19 dicembre 2017
PROGETTO DEL MATTEI PREMIATO AD “AMBIENTAZIONI”
30 mila euro per un progetto socio-ambientale
(si veda l'articolo pubblicato sul sito dell'Istituto)
http://www.istitutomatteifiorenzuola.gov.it/pvw/app/PCII0004/pvw_sito.php?sede_codice=PCII0004&page=2113223
domenica 17 dicembre 2017
La cultura ebraica: ripercorrere la storia a due passi dalla scuola
Interessante
e istruttiva la mattinata del 22 Novembre per i ragazzi delle classi terze del
liceo scientifico, che hanno approfondito la conoscenza della cultura ebraica,
scoprendo la città di Fiorenzuola sotto una nuova luce. Il merito
dell’organizzazione dell’uscita va alle prof di religione e storia e filosofia
di entrambe le classi, con l’aiuto del professor Testa, appassionato membro di
Italia Nostra che si è reso disponibile a fare da guida ai ragazzi.
Nell’illustrare
il valore dell’iniziativa il professor Testa ha raccontato dell’ormai scomparso
cimitero ebraico dell’Argine, distrutto nel XVIII secolo da un’inondazione
dell’Arda per passare in seguito al Comune di Fiorenzuola, all’interno del
quale hanno potuto osservare le suppellettili rimanenti dell’antica sinagoga di
via Garibaldi, che il professore ha illustrato con dovizia di particolari.
Proseguendo
nel loro percorso sono giunti alla chiesa di Caravaggio, all’imbocco di via
Mazzini, ora dedicata al culto ortodosso ma che in passato era uno dei quattro
edifici che delimitavano la giudecca, il quartiere ebraico. Percorrendo via
Mazzini gli studenti hanno infatti potuto notare sopra i portoni di alcune case
diversi simboli propri della cultura ebraica.
Dopo
la visita alla chiesa e all’antica giudecca, gli alunni hanno infine raggiunto
l’ultima tappa della loro uscita: il cimitero ebraico. Collocato sul lato
nord-est di quello cittadino, il cimitero ebraico è generalmente chiuso ai
visitatori, ad eccezione di particolari occasioni: la visita è stata dunque
possibile grazie all’intervento dei professori. Al suo interno, gli studenti
hanno potuto ammirare le lapidi, importanti testimonianze della comunità ebraica
a Fiorenzuola, immergendosi totalmente in un’altra cultura: i maschi, ad
esempio, hanno dovuto coprirsi il capo per entrare nel cimitero, secondo
l’usanza ebraica.
In
conclusione, questa uscita ha permesso ai ragazzi, oltre ad acquisire
conoscenze sulla religione ebraica, di scoprire e sfruttare al meglio le
risorse culturali del nostro territorio.
classi 3^ Liceo Scientifico
giovedì 14 dicembre 2017
Strange Days: un Capodanno apocalittico
Strange Days è un film di fantascienza del 1995 diretto da Kathryn Bigelow e prodotto e scritto da James Cameron.
Il film colpisce per la sua visione distopica del futuro e per l'ambivalenza morale di molti dei suoi protagonisti, portando gli addetti ai lavori a descriverlo come un esempio di noir postmoderno.
"Sei mai stato filocollegato?"
"Ora senti, voglio che tu sappia esattamente di cosa stiamo parlando. Okay? Questa non è come la TV, è un po' meglio. Questa è vita reale. Un pezzo di vita di qualcuno. Puro e integrale, dritto dalla corteccia cerebrale. Insomma, sei lì, lo stai facendo, lo stai vedendo, lo stai sentendo... Lo stai provando. Esattamente qualunque cosa tu voglia, chiunque tu voglia essere, okay? Insomma, se tu vuoi andare a sciare senza lasciare il tuo studio, puoi farlo, ma presumo che uno come te quando vuole andare a sciare vuole ad Aspen, non è certo questa roba qui che ti interessa! È la roba che non vuoi avere, giusto? Il frutto proibito".
la Redazione
Welcome to Mattei!
Ogni anno l’Istituto
Mattei apre le porte ai ragazzi delle scuole medie che hanno la curiosità
conoscere cosa si nasconde dietro le mura del grosso caseggiato bianco.
In realtà non ci sono
misteri, il Mattei è un Istituto che vanta ben cinque indirizzi: liceo
scientifico e liceo delle scienze umane, l’economico, il professionale e il
tecnico.
Noi ragazze della 3ALSU
ci siamo proposte di accogliere i ragazzi di terza media per aiutarli a
scegliere l’indirizzo di studio che intraprenderanno l’anno prossimo.
Gli incontri sono stati
nelle date 18 novembre e 2 dicembre ma ce ne sarà uno anche in data 20 gennaio
e, per entrambi gli incontri già svolti, siamo state divise in più gruppi: un
gruppo si è occupato dell’accoglienza, uno dell’approccio che ha il nostro
istituto con la lingua inglese e un ultimo si è occupato, invece, di informare
i futuri studenti sui nostri indirizzi.
Il gruppo che si è
occupato dell’accoglienza aveva il compito di accompagnare i ragazzi e i
rispettivi genitori nelle varie aule: i ragazzi sono stati portati nelle classi
dove si spiegavano nel dettaglio le caratteristiche del liceo scientifico e di
quello delle scienze umane, in base alle loro attuali preferenze; i genitori,
invece, sono stati accompagnati nell’aula nella quale la professoressa
Torricella spiegava le attività che i propri figli avrebbero svolto nel corso
dei cinque anni scolastici.
Le ragazze che facevano
parte del gruppo che si occupava dell’approccio con la lingua inglese, hanno
mostrato ai ragazzi le varie possibilità che il nostro istituto metteva a
disposizione per approfondire la lingua straniera: si è parlato delle
certificazioni PET e FIRST e le varie esperienze all’estero come ad esempio lo
scambio culturale con i ragazzi olandesi, per quanto riguarda le classi terze,
e gli stage linguistici a Dublino, Londra e Edimburgo per le classi quarte.
In particolare, noi,
avendo partecipato allo scambio con i ragazzi olandesi che si è tenuto in
ottobre, abbiamo potuto spiegare al meglio questa esperienza.
L’ultimo gruppo, ovvero
il gruppo che si è occupato di informare i ragazzi sugli indirizzi nello
specifico, ha appunto illustrato l’indirizzo di propria competenza: noi ragazze
di scienze umane abbiamo mostrato loro i progetti svolti durante gli anni
scolastici, il quadro orario con le rispettive materie e alcune informazioni di
vario genere sul nostro indirizzo; i ragazzi del liceo scientifico, invece,
hanno svolto alcuni esperimenti di chimica che hanno fatto anch’essi durante
gli anni precedenti.
È stata aperta in questo
periodo anche una mostra fatta dalle classi quinte del liceo scientifico dal
titolo “sfere, bolle, palle, globi” mostrata anch’essa ai ragazzi e ai
genitori.
Speriamo di essere state
utili per la loro futura scelta poiché, essendo state anche noi nella loro
stessa situazione pochi anni fa, sappiamo quanto possa essere difficile
intraprendere questo tipo di scelta e abbiamo voluto essere il più chiare
possibile per orientarli al meglio in questa importante decisione.
Valeria
Granelli 3ALSU
Martina
Strippoli 3ALSU
Capolavori – spot - in Villa
“La pubblicità emoziona,
innamora, seduce. Suscita emozioni. Un chilo di pubblicità può contenere 999
grammi di razionalità, ma brillerà e si distinguerà per il suo grammo di follia”.
Se l’aforisma di Luis Bassat
(uno dei più famosi pubblicitari che ha dato vita alla Bassat
Ogilvy, agenzia pubblicitaria spagnola), fosse uno
spot farebbe da apripista al Carosello.
Le classi del Mattei che, il
23 novembre scorso, hanno visitato la mostra presso la Fondazione Magnani-Rocca
– la ‘Villa dei Capolavori’ a Mamiano di Traversetolo presso Parma, un tempo
sontuosa dimora di Luigi Magnani e poi trasformata in casa per un museo
riguardante la pubblicità, erano la 3BLSU, 4ALSU e 5ITE, tutti ragazzi
decisamente troppo giovani per conoscere la trasmissione televisiva della Rai,
mandata in onda dalla fine degli anni ’50 fino al 1977 in cui, tra una serie di
sketch divertenti erano trasmessi dei messaggi promozionali. Oggi il Carosello
compie 60 anni e diventa un francobollo a tiratura limitata di 95 centesimi.
Una notizia questa che mi è
apparso doveroso dare, vista la storia della pubblicità italiana mostrata appunto
durante la visita didattica.
All’ interno del museo è stato
possibile vedere la storia della pubblicità, dagli albori fino a tempi più recenti.
Opere di raro pregio, pensate e dalle grandi menti che hanno fatto della
pubblicità la loro arte. Cappiello, Dudovich, Mauzan; Boccasile; Codognato,
Carboni, Nizzoli, Testa, sono solo alcuni dei maestri delle prime grandi
agenzie pubblicitarie.
Un mondo quasi magico, fatto
di arte pittorica ma anche di capacità manipolativa: è importante capire come
si possano influenzare le persone a pensare e ad acquistare, solo utilizzando
disegni e colori.
Anche adesso la pubblicità
gioca di psicologismi e di attenzione a quello che il maestro della
psicoanalisi, Sigmund Freud, ha individuato come inconscio.
La comunicazione è un mondo
fatto di simboli e vendendo le opere esposte è stato possibile cogliere le
varie filosofie di pensiero dei periodi storici in cui sono state realizzante.
Sociologia e antropologia, due scienze che aiutano davvero tanto a cogliere
cosa si cela dietro un semplice messaggio promozionale.
Alessio Barbieri 3BLSU
Empower Students with Entrepreneurial Skills: i tecnici del Mattei saranno i futuri imprenditori
Empower Students with Entrepreneurial Skills è il
titolo del nuovo progetto Erasmus+, il programma per l’Istruzione, la
Formazione, la Gioventù e lo Sport, approvato e
finanziato dall’Unione Europea e a cui partecipano le scuole partner di tutta
Europa (Portogallo, Regno Unito, Romania, Polonia e Finlandia).
Il progetto è volto a promuovere le competenze
imprenditoriali e lo spirito d'iniziativa tra i giovani.
Ogni mobilità
prevede una serie di attività/laboratori sul tema. Al progetto hanno
partecipato alla mobilità in Romania alcuni studenti delle due 5^ ITE e della 4^
ITE e avevano il compito di progettare un business ecosostenibile, riciclando
materiale di scarto.
Dopo
aver analizzato e confrontato i contesti socio-economici e culturali delle aree
di provenienza, gli studenti daranno vita a laboratori transnazionali di
imprenditoria creativa, alternando le attività in mobilità
virtuale, con l’ausilio delle tecnologie per la comunicazione a distanza, ad incontri
di lavoro presso le scuole partecipanti, con la formula dello scambio di
ospitalità tra famiglie.
qui sotto il link del blog erasmusentreprneu
martedì 12 dicembre 2017
“Cammelli a Barbiana”, un’ opera teatrale che incanta gli studenti del Mattei
I ragazzi del Liceo in visita a Parma per assistere al monologo su Don
Milani e la scuola di Barbiana
Qualcuno si chiederà chi abbia portato dei cammelli sui monti del Mugello
e a quale scopo lo abbia fatto: ebbene di seguito troverete svelato il mistero…
A conclusione del progetto “La classe che vorrei”, le classi 2°A e 3°B del liceo scientifico, il 6 Dicembre, si sono recate a Parma per assistere, presso il Teatro al Parco, allo spettacolo teatrale “Cammelli a Barbiana”.
L’opera, a cui i ragazzi hanno assistito, è un monologo scritto a quattro mani da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia e interpretato da quest’ultimo, mentre la regia porta la firma di Fabrizio Saccomanno.
La storia che narra è quella della scuola “utopistica” che Don Milani fondò nei lontani anni cinquanta sui monti del Mugello. D’Elia senza l’aiuto di scene e costumi, per sessanta minuti, porta sul palcoscenico un Don Milani intenso e commovente e cattura l’attenzione degli spettatori che in un batter d’occhi si trovano catapultati a Barbiana, dove la scuola non ha programmi e schemi ma tanta voglia di insegnare a tutti, facendo diventare diligenti scolari, anche i ragazzi più svogliati. Qualcuno si chiederà cosa centrino i cammelli in tutto questo; ebbene i cammelli centrano eccome perché don Milani che proveniva da una ricca famiglia fiorentina entrò in seminario e diventò sacerdote perché impressionato dalla celebre frase del Vangelo che dice: “E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli.” Così, don Milani, con il suo impegno nella diffusione della cultura, anche tra i ceti più poveri e disagiati, quel cammello e quel ricco li ha fatti entrare dove nessuno avrebbe mai pensato potessero entrare. Una bellissima esperienza che infonde nei ragazzi la voglia di vivere la scuola con più impegno ed entusiasmo e magari in qualcuno farà nascere anche il desiderio di andarsi a leggere “Lettere ad una professoressa”: libro scritto dai ragazzi della scuola di Barbiana per conoscere un po’ meglio sia la figura di Don Milani che il suo progetto scolastico.
lunedì 11 dicembre 2017
Help, help, help: pensierini di Natale facili... da pensare!
Ebbene sì, è quasi arrivato quel
momento in cui i regali che desideri potranno essere esauditi, oppure inizia il
periodo di grande panico.
Ma cosa regalerò alla mamma? E al papà?
E agli amici? C’è anche il moroso: che fare?
I soldi sono sempre pochi.
Niente panico, sono qui proprio per
consigliarvi dei regali da fare.
Cliccate i link e vi si aprirà una
pagina Youtube con i video delle idee regali economici.
Spero di esservi stata d’aiuto e…
Buon Natale!
Buon Natale!
Suha
Marmash 1ALSU
L'evoluzione del pallone da calcio
Welcome or welcome back ragazzi e ragazze.
Oggi sono qui per presentarvi un argomento che potrebbe stranirvi: l'evoluzione
del pallone da calcio.
Ebbene sì, la palla da calcio non è mai stata
regolare.
Partiamo innanzitutto dal fatto che il
pallone da calcio, anche in passato, ha sempre avuto delle regole da
rispettare. Le prime regole vengono istituite nel 1872: si
decide che l’oggetto da calciare dovrà essere sferica, con una circonferenza di
27-28 pollici (circa 68-71 cm).
Questi principi sono ancora in vigore.
In passato c'erano due tipi di palloni: quelli
realizzati con la parte del dorso - compresa tra i lombi e la coda - della mucca, e quella realizzata dalla spalla
dello stesso animale. In seguito, i palloni avevano diciotto
sezioni, tutte unite tra loro, sia dentro che fuori.
A causa del materiale e del tipo di
fabbricazione, i palloni risultavano molto pesanti anche perché, a contatto con
l'acqua, il pallone assorbendo appunto l’acqua diventavano davvero pesanti. Tanto
è vero che molti calciatori evitavano di eseguire tiri di testa.
Un altro step dell'evoluzione della palla da
calcio è il colore: all'inizio era marrone. Negli anni ‘50-'60, l'azienda Mitre inventò una vernice spray bianca e
arancione per colorare i palloni. Il problema dell’assorbimento, tuttavia,
restava.
Nel 1960 arrivò un pallone totalmente
sintetico che eliminava il peso dell’acqua. Nel 1960 venne prodotto il Telsar, marchiato dall’Adidas, ovvero il
primo pallone ufficiale della Coppa del Mondo.
Nei primi anni della Premier League l’azienda
Notre inventò il pallone Ultrimax, riuscendo
così ad aumentare la velocità del pallone del 25 per cento.
Il pallone Jabulani (marchiato Adidas) dimostra – però – che la velocità del pallone non sempre è sinonimo
di qualità del gioco del calcio. Questo pallone è stato fatto con otto pannelli
(invece che quattordici), collegati tra loro da una termo-saldatura e non
cuciti a mano: ciò renderebbe il pallone più rotondo e ancora più preciso. Eppure,
questa palla fu criticata dagli addetti ai lavori perché, secondo molti
portieri, cambiava direzione sembrando quasi “telecomandato”.
Dal vecchio Mitre al nuovissimo Ordem,
targato dalla Nike e siamo ai giorni nostri. Questo, costituto da dodici
pannelli fusibili e saldati in un sistema involucro a tre strati, dà al pallone
una forza, ma soprattutto, una traiettoria più stabile: addio, quindi, ai
palloni telecomandati, grazie alle scanalature Aerea Trac, che permettono di
afferrare e incanalare l’aria per produrre la traiettoria di volo più reale e consistente.
Suha
Marmash 1ALSU
sabato 9 dicembre 2017
Tutorial per addobbi natalizi fai da te
Foto di Giulia Salamoni 1ALSU Fidenza Village |
https://youtu.be/HyTu1RePr6w
Foto di Giulia Salamoni 1ALSU. Fidenza Village |
https://youtu.be/583ChveaTJY
Foto di Giulia Salamoni 1ALSU Fidenza Village |
https://youtu.be/PwTweYs2_Xg
Foto di Giulia Salamoni 1ALSU Fidenza Village |
Foto di Giulia Salamoni 1ALSUFidenza Village |
venerdì 8 dicembre 2017
Sfere, Bolle, Palle e Globi...
"Penso che la tendenza a imparare dalla natura ci sia sempre stata. Dobbiamo distinguere tra copiare la natura e imparare dalla natura.
Imparare dall'intelligenza della natura significa avere degli edifici più leggeri, meno spreco di materiali, più efficacia delle risorse energetiche e più ambienti naturali (...)
Copiare significa provare a imitare una forma senza capirne i principi e facendo uno sforzo immenso di energie e di materiali per l'imitazione"
(Chris Bosse, L'architettura delle bolle di sapone)
giovedì 7 dicembre 2017
Corsa Campestre al Mattei: intervista alla Professoressa Zilli
In data 16 novembre, si è svolta l'ormai abituale Corsa Campestre,
organizzata annualmente dal nostro Istituto Mattei.
In una soleggiata mattina d'autunno, hanno preso parte alla competizione 60 partecipanti.
In una soleggiata mattina d'autunno, hanno preso parte alla competizione 60 partecipanti.
La prova si è svolta su un percorso adiacente al Centro Sportivo
di Fiorenzuola. In vista di tale evento, abbiamo intervistato la prof.ssa
Zilli, presente alla Corsa Campestre.
D. Come è strutturata la Corsa Campestre?
R. La Corsa Campestre si è svolta nei pressi del Campo Sportivo di
Fiorenzuola. Hanno partecipato in tutto 60 studenti. La prova era divisa tra
allievi e allieve: per i primi, il percorso era di 2 km, mentre le allieve
hanno raggiunto il traguardo dopo 1600 metri: i
primi 5 classificati avranno la possibilità di partecipare alle prove
provinciali.
D. Che tipo di preparazione ha fatto fare ai suoi alunni?
R. Inizialmente, ho preparato i miei alunni attraverso prove sulla
resistenza, che sono culminate con il test di Cooper.
Gli studenti hanno corso gradualmente, partendo dai 5-6 minuti fino a
raggiungere i 12 minuti. Con il test di Cooper, si valuta quanta distanza viene
percorsa in 12 minuti dagli studenti, a cui poi segue una valutazione.
D. In vista di tale evento, come bisogna prepararsi? mi riferisco in particolare all'alimentazione.
R. Ho consigliato ai miei studenti di non bere troppi
liquidi e di non eccedere con i cibi grassi, poichè la corsa si è svolta dopo
l'intervallo; è bene, invece, consumare alimenti leggeri: ritengo sufficiente
una dose di carboidrati.
Mattia Pellegrini 3 ALSU
martedì 5 dicembre 2017
Tutte le ricette del Mattei 's Blog
FOCACCIA RUSTICA
INGREDIENTI
300g FARINA 0
165g ACQUA
6g SALE
½ BUSTINA DI LIEVITO INSTANTANEO PER SALATI
1 CUCCHIAIO DI OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
PREPARAZIONE
Mettere in una ciotola tutto il secco (farina, sale, lievito) e mescolare con la frusta il tutto. Dopo di che aggiungere l'olio incorporato all'acqua e mischiare bene l’insieme. Quando si ottiene una palla compatta metterla a riposare con sopra la pellicola a temperatura ambiente per 10/15 minuti. Successivamente prendere la palla e dividerla in due, stendere le due palle ottenute così d'avere 2cerchi non troppo grossi. Prendere il primo cerchio, farcirlo a piacimento (preferibilmente non con liquidi), successivamente aggiungere sopra l 'altro cerchio di pasta e poi chiudete bene i bordi. Prendere una padella, aggiungere un filo d'olio e a fuoco moderato far cuocere per 7 minuti la parte sotto e poi per altri 7 minuti mettere un coperchio sopra per far cuocere la parte superiore. Dopo altri 7 minuti girate la focaccia e aggiungete sopra un filo d’olio sale grosso e rosmarino.
Quando la focaccia è bella dorata da entrambi i lati sarà pronta per essere mangiata.
BUON APPETITO
Martina Cattani 1 ALSU
Mettere in una ciotola tutto il secco (farina, sale, lievito) e mescolare con la frusta il tutto. Dopo di che aggiungere l'olio incorporato all'acqua e mischiare bene l’insieme. Quando si ottiene una palla compatta metterla a riposare con sopra la pellicola a temperatura ambiente per 10/15 minuti. Successivamente prendere la palla e dividerla in due, stendere le due palle ottenute così d'avere 2cerchi non troppo grossi. Prendere il primo cerchio, farcirlo a piacimento (preferibilmente non con liquidi), successivamente aggiungere sopra l 'altro cerchio di pasta e poi chiudete bene i bordi. Prendere una padella, aggiungere un filo d'olio e a fuoco moderato far cuocere per 7 minuti la parte sotto e poi per altri 7 minuti mettere un coperchio sopra per far cuocere la parte superiore. Dopo altri 7 minuti girate la focaccia e aggiungete sopra un filo d’olio sale grosso e rosmarino.
Quando la focaccia è bella dorata da entrambi i lati sarà pronta per essere mangiata.
Gustatevi
questa morbidissima torta
TORTA
DI MELE
INGREDIENTI:
300g
di farina
3
mele
250
g di zucchero
3
uova
70
g di burro
200
ml di latte
16
g di lievito per dolci
1
limone
PREPARAZIONE:
Tagliate
le mele a spicchi e mettetele a marinare con poco zucchero e
limone. Montate i tuorli con lo zucchero e lasciate da parte gli albumi. Dopo
di che aggiungete la farina setacciata, il burro fuso e il latte. Mescolate
bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Riducete i 2/3 delle mele in pezzetti e incorporatele all'impasto.
Aggiungete il lievito e gli albumi montati a neve. Versate l'impasto in una
teglia e decorate a piacimento con le mele avanzate.
limone. Montate i tuorli con lo zucchero e lasciate da parte gli albumi. Dopo
di che aggiungete la farina setacciata, il burro fuso e il latte. Mescolate
bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Riducete i 2/3 delle mele in pezzetti e incorporatele all'impasto.
Aggiungete il lievito e gli albumi montati a neve. Versate l'impasto in una
teglia e decorate a piacimento con le mele avanzate.
Cuocete
in forno statico preriscaldato a 180°per 40 minuti.
BUON APPETITO
Martina Cattani 1 ALSU
“Scuola Aperta”: un piccolo passo per capire dove vogliamo andare
Laboratorio di Psicologia:
"Indovina cosa si nasconde dentro il nostro cervello"
|
Ogni anno gli Istituti Superiori aprono le
loro porte alle classi terze delle scuole medie. Un modo per far conoscere il
Piano Formativo dell’Istituto e – soprattutto – per spiegare di cosa si
occupano nello specifico gli indirizzi di studio.
L’Istituto Mattei consta di ben cinque
indirizzi formativi: due licei (scientifico e scienze umane), il professionale,
il tecnico e l’economico.
La scelta dunque è davvero vasta ma, più sono
ampie le possibilità, maggiore è difficile capire cosa davvero fa al caso
nostro. Per questo la “Scuola Aperta” è un strumento che nessun alunno delle
scuole medie, in procinto di salpare verso gli Istituti Superiori, devono
lasciarsi sfuggire.
Anche noi abbiamo partecipato allo stage.Un’esperienza forte, che ci ha portato dove siamo oggi: in 1° A delle Scienze Umane.
Dopo aver assistito a qualche lezione e aver approfondito con le spiegazioni del Cicerone di turno, abbiamo scelto il Liceo delle Scienze Umane. Dove questo viaggio ci condurrà è un mistero ancora tutto da scoprire ma, prima o poi, sapremo dove ci stiamo dirigendo mentre cerchiamo di carpire tutto sulla percezione, sul nostro comportamento o sui processi cognitivi o ancora, sullasStoria della pedagogia.
Dunque eccoci qui, un anno dopo, a parlare di
come ci sentiamo oggi vedendo i ragazzi delle medie affrontare lo stage presso
la nostra classe.
Che cos'è uno stage?
Lo stage è una grandissima opportunità che
viene offerta agli alunni di 3° media dalle loro scuole: si trascorre un’intera
mattinata nell’istituto superiore che si pensa di scegliere, assistendo e
partecipando alla lezione di una classe prima.
Tutto chiaro?
Laboratorio di Psicologia:
"Scopriamo come è nata la scienza che studia il comportamento umano"
|
Bene, se la vostra risposta è affermativa
possiamo tornare indietro per scoprire come l’abbiamo vissuto noi questa
esperienza, esattamente un anno fa.
Curiosità, timidezza, ansia, paura: tutte
queste emozioni solo al vedere il grande edificio dell'istituto Mattei. Non ci
ricordiamo precisamente quel giorno, ma la cosa che non dimenticheremo mai è la
prima volta in cui siamo entrare e abbiamo capito che il liceo delle scienze
umane era l’indirizzo giusto.
Sarà stata la scelta più opportuna?
Chissà!
Laboratorio di Psicologia:
"Conosciamo le scuole che hanno dato vita a questa scienza"
|
Eppure, noi sentiamo che siamo dove dobbiamo
essere.
Non è mancata la paura di fare nuove amicizie.
Fortunatamente sparita…
Il timore dei professori.
Quella c’è ancora…
Ai ragazzi che vengono da noi in stage, con gli sguardi persi ma allo stesso tempo curiosi, vogliamo consigliare di seguite i loro cuori, gli ideali e i loro sogni, senza aver paura dei cambiamenti.
Laboratorio di Psicologia:
"Cos'è la Percezione? Ce lo spiega la Gestalt"
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Mariarosaria
Cipolletta 1^ALSU
Cassandra Pastori 1^ALSU
Martina Cattani 1^ALSU
Cassandra Pastori 1^ALSU
Martina Cattani 1^ALSU