lunedì 16 dicembre 2019
domenica 15 dicembre 2019
@il Piacenza
http://www.ilpiacenza.it/attualita/ecco-cosa-fa-fiorenzuola-oltre-i-confini-il-racconto-di-alessandro-volontario-quasi-per-caso.html
sabato 14 dicembre 2019
mercoledì 11 dicembre 2019
Secondo posto con menzione speciale: il Mattei's blog si fa VIP
Secondi con menzione speciale: la redazione del Mattei's blog porta a casa la medaglia d'argento al concorso organizzato dallo Svep, che vedeva in gara le redazioni scolastiche della provincia di Piacenza. Il Liceo scientifico Respighi si aggiudica l'oro.
La premiazione, avvenuta lo scorso 5 dicembre, presso la sala dei Teatini a Piacenza, è stato un motivo di festa e di incontro con tutte le associazioni di volontariato.
Due gli articoli da proporre: una cronaca di una evento - il Mattei'sblog ha vissuto quello organizzato dal Foic, l'associazione di volontariato di Fiorenzuola d'Arda che si occupa degli immigrati stranieri sul territorio - e un'intervista.
Un'esperienza importante giornalistica, certo, ma soprattutto umana.
la Redazione
Domenica 15 dicembre debutto del Mattei'sblog sul IlPiacenza online
Prende il via la collaborazione tra ilPiacenza.it e il “Mattei’s Blog”, un piccolo spazio web curato in prima persona dagli studenti che ogni giorno “vivono” il campus scolastico “Enrico Mattei” di via Boiardi a Fiorenzuola. Settimanalmente proporremo sul nostro sito i migliori contenuti realizzati dai ragazzi guidati dalla professoressa Michela Pisu.
«Il "Mattei's Blog" – racconta Mattia Pellegrini, studente della 5^A del Liceo delle Scienze Umane - è un luogo dove noi studenti abbiamo l'opportunità di scrivere articoli riguardanti tematiche diverse, sia relative all'ambito scolastico ma anche inerenti alle nostre passioni - come possono essere i libri, i film, la cucina, lo sport – e, in questo modo, coltiviamo la passione per la scrittura e compiamo il primo passo nel mondo del giornalismo».
Leonardo Trespidi, Il Piacenza
http://fiorenzuola.ilpiacenza.it/istituto-enrico-mattei-fiorenzuola-collaborazione-ilpiacenza-matteisblog.html?fbclid=IwAR3xwDIEEB8S68HsIg56aqhramylJ3Wh-StGGZL2IULiWW4y9RlEhk0y4-Q
lunedì 9 dicembre 2019
Meeting provinciale stampa studentesca
Giovedì
28 novembre si è svolto presso il Campus Crédit Agricole di Piacenza il 30°
Convegno provinciale della stampa studentesca, al quale ha partecipato anche il
Mattei’s Blog.
La
mattinata si è aperta con l’esposizione dei vari giornalini e blog dei numerosi
Istituti presenti, a cui sono poi seguiti il video dedicato al trentennale del
meeting provinciale, realizzato dalla studentessa del Respighi Alessandra
Schiavo, e il toccante ricordo di Mariapia Poggi, direttrice del giornale
“Liberamente” e venuta a mancare all’inizio di quest’anno, ricordata dalla
studentessa del Raineri Giorgia Bosoni.
Dopo
diversi interventi, tra cui quello del professore Giancarlo Schinardi, che ha
sottolineato l’importanza del dialogo e del confronto, quello della direttrice
di Crédit Agricole, Enrica Migliavacca e del direttore di Libertà, Pietro
Visconti, orgoglioso dell’impegno dei giovani giornalisti, la parola è stata
data ai rappresentanti di ogni redazione, per portare la propria testimonianza
e dialogare con il direttore di Libertà. Tra i diversi interventi, sono emersi
i temi del dialogo e del confronto, argomenti chiave di questo meeting.
Tra
un intervento e l’altro, interessanti le domande poste al direttore di Libertà,
Pietro Visconti, che nel rispondere ha sottolineato l’importanza che rivestono
la comunicazione e la carta stampata.
In
seguito alla breve pausa che ha diviso le due parti della mattinata, è stato il
momento delle premiazioni e, successivamente, del discorso delle autorità. A
rompere il ghiaccio il direttore regionale di Crédit Agricole, Davide Goldoni,
che ha evidenziato l’importante ruolo svolto dalla comunicazione. Sono poi
intervenuti: Jonathan Papamarenghi, assessore alla cultura del Comune di
Piacenza, che ha individuato nella scrittura lo strumento per diventare
cittadini consapevoli del mondo che ci circonda, Paola Galvani, consigliere
provinciale con delega all’istruzione, la quale ha invitato i giovani studenti
a intraprendere la strada del giornalismo e il professor Fiorenzo Zani, il
quale ha riconosciuto nei giornalini scolastici il mezzo per motivare i ragazzi
a scrivere.
Mattia Pellegrini 5ALSU
domenica 8 dicembre 2019
Fiorenzuola Oltre i Confini attraverso il racconto di Alessandro, volontario quasi per caso.
Fiorenzuola
Oltre i Confini è una Associazione di volontariato che opera nel campo della
cooperazione e della solidarietà internazionale con progetti ed interventi
umanitari soprattutto in campo sociale. Particolare attenzione verso i soggetti
più deboli, ovvero bambini e anziani, Fiorenzuola oltre i Confini, si propone
di aiutare tutte quelle persone, di diversa nazionalità, che all’interno del
territorio nazionale chiedono aiuto per le difficoltà incontrate a causa del
loro stato di immigrati.
Parole d’ordine
del Foic sono solidarietà e impegno.
Per conoscere
meglio quest’Associazione abbiamo intervistato un volontario, Alessandro
Ghisleri, 23 anni, studente all’Università di Bologna. Ragazzo solare e
simpatico che ha risposto e tutte le nostre domande.
D:
Alessandro, cosa studi?
R:
Geografia e Geologia dei processi territoriali.
D:
Impegnativo…
Alessandro risponde con un’alzata di spalle e sorride. Parto subito con
le domande sull’Associazione.
D:
Cosa ti ha spinto a diventare un volontario?
R:
Intanto, la curiosità. Mi sono presentato qui al Foic e ho subito sentito una
sintonia con le finalità del progetto di solidarietà di Fiorenzuola Oltre i
Confini. L’ambiente qui è familiare, di condivisione. Inoltre, conoscevo Luigi
Danesi, il direttore di sempre, (Alessandro si rivolge in modo scherzoso
all’ex presidente, come a volersi burlare bonariamente di lui. Da diversi anni
a dirigere il Foic è Simona Solvi, che avevamo incontrato in un’altra occasione,
sempre organizzata dallo Svep. ndr).
D:
Hai subito iniziato in autonomia?
R:
No, all’inizio sono stato affiancato da una tutor, Silvia Carbonari, anche lei
una volontaria.
D:
Quanto tempo occupi a questa attività?
R:
Diciamo che in linea di massima la mattina, ma se gli obblighi universitari non
mi impegnano vengo volentieri anche in altri orari. Il sabato mattina è
possibile trovare Karan e Asmara.
D:
Altri volontari?
R:
Sì, sono anche loro volontari. Ci sono tre ragazzi stranieri,
studenti-lavoratori, residenti in Italia da almeno un decennio e aiutano il
Foic da diversi d'anni: chi due annualità, chi da un lustro, non ricordo con
precisione.
D:
Ci racconti qualche fatto particolare che ti è accaduto?
R:
Spesso, quando sono al bar, incontro diverse persone straniere che ho avuto
modo di conoscere in qualità di volontario: mi riconoscono e mi offrono la
colazione. Questo dimostra la riconoscenza che hanno nei miei confronti e mi
rende molto orgoglioso e gratificato per l'attività che sto svolgendo come
volontario.
D:
Nello specifico di cosa vi occupate?
R: Oltre
che essere una presenza come dire, psicologica, ci occupiamo di compilare
pratiche amministrative: permessi di soggiorno, rinnovi degli stessi, cittadinanza
e un tempo ci occupavamo anche dei ricongiungimenti familiari, ma quello è un
iter burocratico un poco più complicato.
D:
Qual è, tra i numerosi eventi che organizzate, quello che ti colpisce di più?
R:
Sicuramente la Festa Multietnica nel mese di settembre. Una festa che valorizza
le numerose culture straniere presenti nel nostro territorio: si tratta di un
evento molto sentito a Fiorenzuola, che risponde in modo positivo a questa
festa: i numeri delle presenze sono sempre molto elevate.
D:
Da dove provengono i cittadini stranieri che frequentano la vostra
associazione?
R:
Parto da una premessa: i cittadini stranieri che riceviamo al Foic non sono
migranti illegali. Anzi, il 90-95 per cento di loro ha un lavoro: operai,
agricoltori, altri ancora aprono ristoranti tipici dei loro paesi d'origine.
Inoltre, gli stranieri che possiedono la cittadinanza e che vivono in Italia da
più anni fanno da mediatori a quelli da poco arrivati e in difficoltà con la
lingua.
Nel nostro comune, i cittadini extracomunitari a cui dedichiamo la
nostra attenzione nella nostra associazione provengono da qualsiasi paese del
mondo: sono presenti grandi quantità di individui provenienti da paesi
dell'Africa Subsahariana, quali Burkina Faso, Senegal e Costa d'Avorio,
dell'Africa del Nord, come Marocco, Algeria, Egitto, Tunisia. Altri stranieri
provengono dall'Est Europa (Ucraina, Moldavia, Albania), dall'Oriente (India,
Sri Lanka e Filippine) e anche dal Sud America (Ecuador, Perù, Cuba, Colombia,
Brasile). Insomma, è un bel crogiolo.
D:
Secondo te, perché gli stranieri scelgono proprio Fiorenzuola?
R:
Fondamentalmente per ricongiungersi con i loro familiari, arrivati qui in
passato. Poi, va detto che la nostra è una cittadina abbastanza sviluppata nel
settore secondario e terziario, quindi si mostra come una sorta di “terra
promessa” per la ricerca del lavoro.
D:
Ti piace aiutare le persone?”
R:
Sì, molto.
D:
Cosa vorresti fare dopo la laurea?
R: Mi
piacerebbe aprirmi una start-up finalizzata proprio sullo studio del
territorio.
Mattia Pellegrini, 5alsu
Con Fiorenzuola Oltre i Confini non esistono muri.
Se fossimo in una trasmissione sullo stile
“Correva l’anno…” di Paolo Mieli, potremmo iniziare questa cronaca ricordando
che Fiorenzuola oltre i Confini nasce nel 1998.
Il Foic è un’associazione di volontariato
che si occupa principalmente di risolvere le problematiche che gli stranieri vivono
appena giunti nel nostro Paese. Problematiche di vario genere: burocrazia come
permessi di soggiorno o aggiornamenti degli stessi, cittadinanza e, talvolta,
ricongiungimenti familiari.
1998, ventuno anni fa: per noi nati nel
nuovo secolo, ci sembra sia trascorsa un’eternità. Eppure, appare sempre più
chiaro che le problematiche riguardanti l’immigrazione, siano più forti che mai.
In questo articolo però non vogliamo
raccontare storie tristi, semmai ciò che di buono si fa per aiutare le persone
che hanno bisogno di un sostegno. Burocratico o sportello d’ascolto, non fa poi
molta differenza se il divario linguistico non è in qualche modo colmato. Per
questo, ascoltando l’intervista che Mattia, ha fatto ad Alessandro, un
volontario dell’Associazione, non possiamo che essere felici di sapere che tra
i volontari ci sono anche gli stranieri che oggi si sono integrati in tutto e
per tutto nel nostro Paese. I mediatori culturali e linguistici sono figure
professionali importanti, perché di grande aiuto per chi viene per la prima
volta in Italia.
Un pomeriggio, noi del Mattei’s Blog, ci
siamo recati presso la sede Foic. Volevamo conoscere questa Associazione che fa
dell’impegno e della solidarietà la sua ragione di vita. È una onlus, questo
significa che è un ente non lucrativo che si impegna sul sociale.
Luigi Danesi,
ex presidente ma, nonostante abbia lasciato il testimone a Simona Solvi, sempre
presente presso gli uffici del Foic, ci ha spiegato che un tempo gli impieghi dell’Associazione
erano un po’ su tutto il territorio provinciale, poi ridotto alla sola presenza
su Fiorenzuola. La Onlus vantava una partecipazione importante sul territorio:
ben otto Comuni si occupavano delle problematiche degli stranieri. Oggi, solo
Fiorenzuola è rimasta come roccaforte, una presenza forte che accoglie tutti
coloro che chiedono aiuto.
In quell’occasione, oltre a conoscere
Alessandro, il volontario intervistato da Mattia, e il già citato Luigi Danesi,
c’era anche il dirigente del Liceo Gioia, Mario Magnelli, che aiutava a
compilare quelle che a noi sembravano scartoffie.
“Visto che c’è – ha spiegato ironico l’ex
presidente del Foic – tanto vale farlo lavorare”.
L’ambiente è accogliente e le persone
sempre sorridenti.
Quando siamo arrivati abbiamo subito visto
che c’era utenza di diversa nazionalità. La nostra presenza non è stata vista
come inopportuna e, anche quando abbiamo chiesto il permesso di scattare
qualche foto, ci hanno risposto che non c’erano problemi.
L’ufficio era reso ancora più accogliente
dai souvenir che erano stati donati da chi – evidentemente – voleva ringraziare
in qualche modo dell’aiuto che i volontari avevano dato loro una volta arrivati
a Fiorenzuola.
È stata un’esperienza significativa
osservare da vicino come lavorano i volontari del Foic. Vedere in modo diretto il
loro impegno ci ha fatto capire che i muri esistono solo se li vogliamo e che
la solidarietà, quella vera, va oltre i confini.
Martina Cattani, Suha Marmash, Mariarosaria
Cipolletta (3ALSU)
Anna Fossati e Mattia Pellegrini (5ALSU)
mercoledì 4 dicembre 2019
Violenza sulle donne? No grazie
“Dicono che perché sono
donna non posso uscire da sola la notte per strada, sono donna e mi dicono
sempre di fare attenzione a dove vado e con chi esco, dicono che sono una donna
e per questo non posso mangiare troppo o troppo poco e vestirmi come mi pare: gonna
corta poco di buono, gonna lunga me la tiro.”
Queste sono le parole semplici
che potrebbero essere dette da una ragazza qualunque in una qualunque parte del
mondo.
25 Novembre, Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne.
Sono migliaia le
scarpette rosse in tante piazze, come sono migliaia i nomi delle vittime. Troppe
innocenti uccise, troppe donne trattate come oggetti. Motivo di tanta violenza?
L’amore.
Dell’amore si sono dette
tante cose, ma non avevo mai sentito che si poteva usare come giustifica di
atteggiamenti violenti.
“Ho ucciso Elisa in un
momento di follia, l’amavo ma lei non ricambiava il mio sentimento”
Elisa Pomarelli, non ricambiava
il sentimento di Massimo e per questo meritava di morire? Come lei molte altre
donne sono state private della vita solo perché hanno detto no. Un no che
andava rispettato, che andava compreso e accettato senza ma e senza se.
Violenze su violenze di
cui spesso neanche sentiamo parlare, perché tanto è stata la donna a cercarsela,
era lei che doveva stare attenta. Purtroppo la violenza non è solo fisica, anzi,
a volta gli schiaffi sono sostituiti da insulti che, a differenza di quanto
pensiamo, possono fare più male di qualsiasi tortura. Non c’è differenza tra
violenza fisica e psicologica, la violenza è sempre violenza e la donna, come
ogni altro essere umano, non merita maltrattamenti.
Ogni donna è una voce, un
corpo e va rispettata
Cattani Martina 3^ A L.S.U.