mercoledì 22 gennaio 2025

Leopardi,il poeta dell’Infinito

 



E’ da poco andata in onda la serie tv di Sergio Rubini su "Leopardi ,il poeta dell’Infinito".
Le prime scene della fiction sono di Napoli,(invasa dal colera), e dell'amico più caro, Antonio Ranieri, che impone a un sacerdote, nella notte, l'ingresso in chiesa della bara che contiene le spoglie mortali del poeta. Leopardi è considerato un  pericoloso ateo e quindi degno della fossa comune.
Ranieri inizia da qui la narrazione della vita di Leopardi partendo dall'adolescenza e dalla sua  educazione, fino all'amicizia con Ranieri e alla sua ossessione per la seducente Fanny,l'oggetto del suo desiderio ed prolifica fonte di ispirazione per la sua poesia.
Verranno ripercorsi i numerosi viaggi compiuti da Leopardi, tra cui quelli a Firenze, Milano, Bologna, Roma e Napoli, città in cui alla fine morirà.
Le tematiche trattate sono innumerevoli, i personaggi ben analizzati e tutta la ricostruzione messa in scena suscita incessantemente sentimenti di pathos,ammirazione,partecipazione verso l’eterno poeta.
Afferma il Rubini stesso:”È l’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica; e il suo pessimismo è il risultato di una costante ricerca di felicità negata da un universo incomprensibile e sordo ai desideri degli uomini. La continua tensione del poeta verso la vita si manifesta attraverso una voglia di libertà, di amore e di bellezza, a costo di mettere in discussione ogni ordine costituito, dalla famiglia al conformismo dei suoi contemporanei. Sarà la ricerca di amore a spingere Leopardi oltre il recinto dorato della casa paterna, e sarà l’amore per una donna, l’ammaliante aristocratica Fanny Targioni Tozzetti, a diventare la sua ragione di vita, nonché a occupare uno spazio importante nella sua produzione letteraria; così come ancora una volta sarà nell’amore per il suo fedele e apollineo amico Ranieri che il nostro poeta riuscirà a colmare i limiti della propria fisicità. Genio visionario dietro cui palpita il cuore di un eterno ragazzo, incompreso dagli uomini della sua epoca, Leopardi è più interessato a rivolgersi alle generazioni del futuro, nelle quali ha continuato a trovare ascolto fino a oggi”.
Poeta romantico, filosofo, pensatore politico. Giacomo Leopardi è stato il primo esistenzialista della modernità, riferimento dei tumultuosi anni del Risorgimento italiano, un “maledetto” che ha abusato della sua arte e del suo genio fino a rimanerne annientato. Un classico amato nei secoli,ineguagliabile e indimenticabile.
La redazione















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