Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido (Albert Einstein).

Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla (Jim Morrison).

Il futuro, significa perdere quello che si ha ora, e veder nascere qualcosa che non si ha ancora (Haruki Murakami).

Non sono una donna addomesticabile (Alda Merini).

Il mondo che ti circonda è stato costruito da persone che non erano più intelligenti di te (Steve Jobs).

sabato 22 novembre 2025

Allerta spoiler


 

IL FESTIVAL DELLE LANTERNE: RAPUNZEL

Tra il 5 e 6 novembre si celebra un magnifico evento: "Il Festival Delle Lanterne" che ha origini thailandesi ma si riferisce a due tipi di feste: " Yi Peng " e "Loy Krathong",  la differenza sta nel come vengono lasciate andare le lanterne. 

Nella prima, che si celebra principalmente nel nord della Thailandia, le luci vengono lasciate andare in aria dopo aver espresso un desiderio e recitando una preghiera come augurio di un anno buono. I turisti presenti rimangono emozionati dall'affascinante paesaggio che si crea.

Nella seconda, svolta in tutta la Thailandia per rendere omaggio a Buddha e alla divinità dell'acqua, le fiaccole vengono appoggiate delicatamente sull'acqua di fiumi e laghi. Anche in questo caso, prima di lasciar andare le lanterne, si esprime un desiderio e ci si libera di tutte le energie negative dell’anno passato per accogliere la prosperità di quello nuovo.
Collegabile a questo evento è il film d'animazione "Rapunzel", il 50° classico della Disney, uscito nelle sale nel 2010 e diretto da Nathan Greno e Byron Howard.

La pellicola racconta di un Re e di una Regina che, desiderando avere un figlio, scoprono un fiore magico con poteri curativi e in grado di garantire l'infinita giovinezza. Madre Gothel, una strega malvagia, lo usava da tempo per mantenere se stessa eternamente giovane. 
Quando la regina si ammala gravemente durante la gravidanza, tutto il regno va alla ricerca del fiore. Trovato e utilizzato per creare una medicina, esso salva la sovrana che da' alla luce una bellissima bambina: Rapunzel.
I poteri del fiore però non svaniscono ma si trasferiscono nei lunghi e luminosi capelli dorati della principessa. A questo punto Madre Gothel, furiosa per essere stata privata della sua giovinezza, rapisce la piccola per sfruttare la sua chioma e la nasconde in una torre isolata, lontana dal mondo e dai suoi veri genitori. 
Il dolore dei sovrani per la perdita della loro amata bambina è immenso ma non smettono mai di cercala. Istituiscono quindi una tradizione annuale, destinata a diventare la festività più sentita del regno di Corona: la Festa delle Lanterne.
Ogni anno, nel giorno esatto del compleanno della principessa scomparsa, l'intero regno si riunisce al calar della sera e migliaia di lanterne luminose vengono liberate nel cielo nella speranza di ricondurla a casa.
I temi principali di questo film sono: la ricerca dell'identità e la scoperta di sé, la libertà contro la prigionia, il passaggio dell'età adulta e l'amore accompagnato dal sacrificio.
Consigliamo questo film perché trasmette un messaggio importante: la vita vera inizia quando si trova il coraggio di inseguire la propria felicità, guidati dalla luce dei propri sogni, proprio come le lanterne illuminano i cieli di Corona.

Serena Bolgarani e Sveva Barbieri (3C LSU)

Rapunzel - L'intreccio della torre 


venerdì 21 novembre 2025

Mostra di Jeff Koons a Fiorenzuola

Nella mattinata di martedì 18 alcune classi del nostro istituto, nello specifico la 3B e la 3C del Liceo delle Scienze Umane, hanno avuto l’occasione di visitare una mostra dedicata a Jeff Koons, uno degli artisti contemporanei più celebri e discussi al mondo, ospitata negli spazi di Palazzo Bertamini Lucca a Fiorenzuola d’Arda. 

L’evento rappresenta un’importante opportunità culturale per il nostro territorio, portando in città opere ispirate all’estetica brillante, giocosa e talvolta provocatoria che caratterizza lo stile dell’artista statunitense.

Jeff Koons è conosciuto per le sue sculture che trasformano oggetti comuni in opere monumentali e sorprendenti. I suoi celebri “Balloon Animals”, realizzati con superfici lucide e colori vivaci, sono diventati un’icona dell’arte pop contemporanea. Koons esplora temi come il consumismo, il desiderio, il kitsch e l’immaginario collettivo, sempre con un linguaggio accessibile anche ai giovani.

L’esposizione all’interno di Palazzo Bertamini Lucca presenta un percorso che permette ai visitatori di avvicinarsi al mondo di Koons attraverso sculture, installazioni e opere grafiche. Gli ambienti storici del palazzo dialogano in modo originale con le superfici specchianti e con i quadri da farti sentire parte dell'opera. I colori sgargianti, tipici dell’artista, creano un contrasto tra nuovo e antico che rende l’esperienza ancora più interessante.

Durante la visita, gli studenti hanno potuto approfondire il significato delle opere grazie a guide esperte e momenti di confronto che hanno stimolato riflessioni sul valore dell’arte contemporanea e sulla sua capacità di comunicare emozioni anche attraverso materiali e forme inusuali.
La mostra non è stata solo un’esperienza estetica, ma anche un’occasione per avvicinarsi al linguaggio dell’arte moderna, spesso percepito come distante. 

Grazie a questa iniziativa, ragazzi e ragazze hanno potuto scoprire come l’arte possa essere anche giocosa, ironica e immediata.

Marwa Moussafir e Serena  Bolgarani (3C LSU)










giovedì 20 novembre 2025

L'OMICIDIO DI ELVIRA ORLANDINI - PRIMA PUNTATA







 

sabato 15 novembre 2025

PORTO SICURO PUNTATA PILOTA: TECNOLOGIA E GIOVANI


 




Imagine


Pace. Una sensazione di quiete ed armonia che andrebbe sempre trovata nelle relazioni sociali, introspettive ed internazionali.

È possibile trasformare il desiderio di tutto ciò in una canzone? 

Si.

John Lennon, membro del gruppo musicale britannico “The Beatles”, nel 1971 ha composto uno dei capolavori della musica leggera, ovvero “Imagine”.

La scelta di tale titolo non è affatto casuale.

Infatti è proprio tramite l’azione mentale dell’immaginazione che è possibile sia mantenere viva la ricerca della pace, sia modificare lo stato attuale dei fatti che accadono.

Questo aspetto sembra quasi richiamare il movimento culturale romantico che è prevalso in tutta l’Europa nel corso del XIX secolo.

L’immaginazione era la principale abilità posseduta dall’uomo che, in modo personale e profondo, avrebbe potuto sia percepire gli avvenimenti della realtà materiale sia dare una nuova forma al mondo.

Ciò è accentuato all’interno delle strofe del brano che sono introdotte proprio dal verbo “Imagine” ed esse presentano anche diverse immagini che fanno capire quanto sia importante vivere in pace.

La prima è “Imagine there’s no heaven, it’s easy if you try, no hell below us, above us only sky”.

L’immagine qui rappresentata riguarda l’idea dell’assenza dell’inferno e del paradiso. Ciò viene creato da John Lennon per invitare tutti a vivere il presente in modo attento a prescindere da ciò che succederà dopo la morte. Quindi bisogna agire in modo libero senza pensare alla paura di essere puniti o di ricevere la beatitudine divina. 

La seconda è “Imagine there’s no countries, it isn’t hard to do.”

John Lennon qui immagina un mondo senza patrie. Questo pensiero potrebbe essere collegato al concetto di nazionalismo, ovvero l’ideologia politica che fa prevalere il senso di appartenenza alla propria nazione in modo eccessivo a tal punto da considerare nemico chi non fa parte di tale nazione. Ciò è un aspetto da evitare per ottenere un mondo di pace.

La terza è “Imagine no possessions, I wonder if you can, no need for greed or hunger, a brotherhood of man”.

Qui viene immaginata l’assenza di possessioni, brama ed avidità. Queste sensazioni di desiderio inappagabili sono nocive per un mondo senza pace e, per far fronte ad esse, occorre la creazione di un senso di fratellanza tra gli uomini.

Infine John Lennon, nel ritornello, dichiara di star probabilmente sognando in grande tramite queste immagini. Tuttavia è comunque consapevole che non è l’unico a fare ciò e spera che tutti possano seguire questa strada per rendere il mondo migliore.


Francesco Maccagni (5B LSU)


https://www.youtube.com/watch?v=VOgFZfRVaww


La vita va così

Ciao a tutti! Oggi vi parlo di "La vita va così". Basato su una storia vera, questo film segue la vita di un pastore sardo che si trova a dover affrontare le pressioni di un potente gruppo immobiliare milanese interessato ai suoi terreni.

Il film inizia con uno spaccato dell'Italia, due mondi lontani e diversi che festeggiano il capodanno del 2000.

Nella Sardegna rurale Efisio Mulas, un pastore, attende il nuovo anno insieme alla sua famiglia con una cena umile a base di pomodoro secco e spera in giorni migliori. 

Nelle stesse ore a Milano, cuore del nord industriale, Giacomo, imprenditore immobiliare interpretato da Diego Abatantuono, celebra il nuovo millennio con uno sfarzoso banchetto all'insegna del lusso e della prosperità.

Lo scontro tra questi due mondi è inevitabile quando il conglomerato immobiliare, guidato da Giacomo, vuole costruire un resort nella meravigliosa spiaggia di Bellesa Manna. Ma c'è un problema, il gruppo non gode di una buona reputazione tra gli isolani, per aver truffato i sardi in passato.

Interpretato da Aldo Baglio, celebre attore e membro del trio comico Aldo, Giovanni, e Giacomo, Mariano è un milanese di origini palermitane. Inviato come capocantiere dal gruppo immobiliare, Mariano, con il suo approccio diretto e a volte brutale, cerca di persuadere Efisio ma il pastore è un uomo di sani principi, dedica le sue giornate a portare il gregge al pascolo e rifiuta categoricamente di vendere il terreno, considerandolo parte integrante della sua identità e del suo legame con la terra.

La tensione aumenta quando il gruppo adotta tecniche di intimidazione. La comunità, inizialmente diffidente, inizia a fare pressione su Efisio, influenzata dalle promesse e dalle insistenze del gruppo immobiliare. Sua figlia, Francesca, interpretata da Virginia Raffaele, diventa un pilastro di supporto per il padre, appoggiandolo in questo momento difficile.

La bellezza della Sardegna, con i suoi paesaggi mozzafiato, fa da sfondo perfetto a questa storia di coraggio e dignità. La lingua sarda accompagna l’intera visione, con sottotitoli. Gli attori sono fantastici e riescono a trasmettere emozioni profonde, rendendo i personaggi reali e vicini a noi.

Vi invito a guardare il film per scoprire la conclusione ma posso dirvi che ho adorato le scene finali, molto toccanti. Buona visione!

Alla prossima recensione. 

Il Direttore, MOHAMED, 5BLSU



venerdì 14 novembre 2025

Spettacolo teatrale "Poetico rivoluzionario"

     
Nella mattinata del 12 novembre le classi del triennio del Liceo delle Scienze Umane hanno assistito, presso il Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda, allo spettacolo "Il poeta rivoluzionario", un’opera intensa e originale che ha messo al centro la danza come linguaggio di ribellione e libertà.
Lo spettacolo ha scelto di comunicare più attraverso il corpo che con le parole e i danzatori hanno trasformato il palcoscenico in un luogo di confronto tra uomo e macchina, tra spontaneità e controllo, tra emozione e razionalità. In un momento dello spettacolo un attore ha chiesto al pubblico: “Uomo o macchina?”.
Questa domanda ha fatto riflettere molto perché ha  aperto a spunti sul rapporto tra umanità, tecnologia e libertà personale.
Non tutti gli spettatori hanno interpretato allo stesso modo ciò che accadeva sul palco: alcuni studenti sono rimasti profondamente colpiti dal linguaggio simbolico della danza, mentre altri hanno trovato difficile coglierne il significato. Tuttavia, la forza visiva e la carica emotiva dello spettacolo hanno lasciato il segno, invitando ciascuno a interrogarsi sul proprio modo di essere libero, ribelle e autentico.
Marwa Moussafir e Matteo Anferri (3C LSU)
 
   






giovedì 13 novembre 2025

Quando siamo insieme… ma soli

Ti è mai capitato di stare in un posto pieno di gente e sentirti comunque solo?  

Succede, ad esempio, in una stazione, in un centro commerciale o in aeroporto. Ci sono tante persone, ma nessuno parla con gli altri. Ognuno pensa ai fatti propri, guarda il telefono, cammina  veloce. 

Il sociologo francese Marc Augé ha dato un nome a questi spazi: li ha chiamati “non luoghi”. 

Ma cosa vuol dire “non luogo”? 

Un non luogo è un posto dove le persone passano, ma non vivono.  

Per esempio: 

- un supermercato dove facciamo la spesa e poi ce ne andiamo, 

- una stazione degli autobus dove aspettiamo il pullman, 

- un aeroporto dove corriamo per non perdere il volo, 

- un autogrill in autostrada dove ci fermiamo solo per pochi minuti, 

- un centro commerciale pieno di luci e negozi, ma dove nessuno si conosce davvero. 

In questi luoghi non c’è comunicazione vera. Non ci chiamiamo per nome, non parliamo con chi  ci sta vicino. Spesso ci sentiamo un po’ invisibili. 

Marc Augé ci invita a riflettere su questo modo di vivere moderno. Dice che nella nostra società  ci sono sempre più non luoghi e sempre meno luoghi veri, dove le persone si incontrano,  parlano e si conoscono. Un luogo vero, al contrario, è dove nascono relazioni e ricordi: la piazza  del paese, la scuola, la casa, la panchina del parco dove chiacchieriamo con gli amici. 

Forse dovremmo imparare a trasformare i non luoghi in luoghi, anche solo con un sorriso, una  parola gentile o uno sguardo. Basterebbe poco per far sentire meno soli gli altri. 

«Un sorriso può trasformare un “non luogo”in un luogo vero.»

Giorgi Alessia  e Channani Marwa  (5A LSU)





mercoledì 12 novembre 2025

REGULAR SEASON SUPERLEGA: PIACENZA-PERUGIA

Domenica, 9 ottobre si è svolta al Palabanca di Piacenza il 6° turno della Regular Season tra la Gas Sales Bluenergy Piacenza e la Sir Susa Vim Perugia che è terminata con la vittoria  di 2-3 per gli ospiti con i parziali rispettivamente di 25-20, 25-11, 21-25, 21-25, 8-15.

Piacenza per i primi due set ha messo in mostra un'ottima prestazione di squadra, mettendo in seria difficoltà i campioni d’Europa di Perugia e credendo di avere già in mano la vittoria ma purtroppo la sfida si è chiusa con una rimonta del Perugia che si impone, al tie-break, con il punteggio di 15-8.

Perugia, così, ha guadagnato due punti arrivando in cima alla classifica di campionato, invece Piacenza si è aggiudicata un solo punto.

Si può dire comunque che è stata una bella sfida, combattuta da entrambe le squadre che hanno messo in campo delle ottime prestazioni, dovute anche al contributo dei campioni del mondo della nostra nazionale,  come Simone Giannelli (palleggiatore Perugia), Roberto Russo (centrale Perugia), Gianluca Galassi (centrale Piacenza) e Domenico Pace ( libero Piacenza).

Piacenza purtroppo  è uscita sconfitta da questa sfida, ma avrà la possibilità di rivalsa nella prossima gara in casa di domenica 16 novembre contro un'altra ottima squadra: la Cucine Lube Civitanova (prima in classifica a pari merito con Perugia).

Sofia Rizzolini (3C LSU)














      

Senza troppi giri di sedia: raccontare la disabilità per ciò che è davvero.

 


Ciao a tutti! 

Siamo Martina e Francesca, due ragazze con un’idea un po’ fuori dagli schemi: il nostro progetto si chiama “Senza troppi giri di sedia” ed è nato grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di YouthBank.

Il nostro obiettivo? Parlare di disabilità in modo diretto, vero e senza filtri, lasciando da parte le solite due visioni distorte: quella del pietismo, che fa sembrare tutto più triste di quanto sia, e quella dell’eroismo, che trasforma la quotidianità in un’impresa da film.

La disabilità è parte della vita, come mille altre cose e noi vogliamo raccontarla così: con leggerezza, ironia e verità.


Dove ci potete trovare?

Abbiamo aperto le nostre pagine su Instagram, TikTok, Facebook e YouTube, dove condividiamo video, interviste e piccole “sfide” quotidiane per mostrare la realtà da prospettive diverse.

Il nostro motto? Abbattere le barriere… fisiche e mentali! 

Di recente abbiamo lanciato la rubrica “Attività domestiche”, in cui mostriamo, con un pizzico di ironia, come cambia (o a volte non cambia affatto) la gestione della casa tra una persona con disabilità motoria e una senza.


Perché lo facciamo?

Perché ci siamo accorte che c’è ancora tanta confusione, tanti tabù e troppi silenzi intorno al tema della disabilità.

Con “Senza troppi giri di sedia” vogliamo creare uno spazio di confronto e normalità, dove si possa ridere, riflettere e – perché no – cambiare un po’ il modo di vedere le cose.

Vogliamo anche documentare il livello di accessibilità nei nostri paesi e dare voce a chi ha voglia di parlare del tema in modo nuovo, autentico e creativo.


E ora?

Abbiamo in programma interviste imperdibili:

  • con la professoressa di arte e Architetto Bianca Maria Maggi, che ci racconterà il rapporto speciale tra arte e disabilità, dove la creatività diventa un linguaggio universale.

  • e ancora tante altre con ospiti speciali del territorio!

E questo è solo l’inizio!


Hai una storia da raccontare?

Se anche tu vuoi dire la tua, condividere un’esperienza o proporre un’idea, scriveteci sulle nostre pagine social!

Crediamo che ogni racconto possa accendere una luce, cambiare uno sguardo, far nascere un sorriso.

Puoi trovarci su Instagram, TikTok, YouTube e Facebook come @senzatroppigiridisedia


Perché solo parlando apertamente possiamo costruire una vera cultura dell’inclusione.

E noi siamo pronte a farlo, una storia vera alla volta.

Francesca Fiorani (5A LSU) e Martina Villaggi

https://www.instagram.com/reel/DPwbQx1jc-Y/ 

https://www.youtube.com/@senzatroppigiridisedia


mercoledì 5 novembre 2025

PASSATA DI ZUCCA E PORRO CON PANCETTA CROCCANTE


Cercate un piatto semplice ma gustoso da assaporare durante una fredda sera autunnale?
Ho la soluzione perfetta per voi!
Realizzabile con pochi ed economici ingredienti, questa vellutata vi farà innamorare del suo sapore dal primo all’ultimo boccone.
 
INGREDIENTI (dosi per due/tre persone):
- Una zucca piccola (io ho utilizzato la varietà Butternut)
- Un porro piccolo
- Guanciale o pancetta (100 gr.)
- Sale (q.b.)
- Pepe nero (q.b.)
- Parmigiano Reggiano (q.b.)
 
 
PROCEDIMENTO:
Ho iniziato privando la zucca della sua buccia tramite l’utilizzo di un coltello grande, per poi tagliarla a cubetti di piccole dimensioni.
Mi sono successivamente dedicata al porro, separando la parte verde da quella bianca e tagliando quest’ultima in maniera grossolana.
Poi ho riempito una pentola d’acqua, salandola e aspettando che arrivasse ad ebollizione.
Una volta raggiunto il bollore, ho immerso le verdure precedentemente tagliate nell’acqua e ho coperto la pentola con un coperchio per velocizzare il processo di cottura e ho atteso circa venti minuti per arrivare all'ammorbidimento degli ortaggi.
Ho trasferito le verdure, assieme ad un paio di mestoli di acqua di cottura e del pepe nero, in un recipiente, ho frullato il tutto con un frullatore ad immersione (è ovviamente possibile utilizzare anche un mixer o un passaverdure).
Nel frattempo ho messo a rosolare la pancetta in una padella di piccole dimensioni fino a farla diventare croccante.
Ho impiattato la mia vellutata, l’ho spolverata con una manciata di Parmigiano Reggiano in superficie e come tocco finale ho usato la pancetta croccante.
Spero che la ricetta sia stata di vostro gradimento!
Restate aggiornati per vedere le prossime ricette.
Sveva Barbieri (3C LSU)

martedì 4 novembre 2025

Corsa campestre al Mattei.

Ieri, 3 novembre, ha avuto luogo l'annuale corsa campestre scolastica per gli studenti del Mattei e dell’I.C. di Fiorenzuola. Nonostante le cattive condizioni meteorologiche dei giorni precedenti, un soleggiato lunedì ha visto gareggiare numerosi allievi suddivisi in diverse categorie: allieve e juniores femminili, allievi e juniores maschili.

A differenza degli altri anni, la manifestazione sportiva si è svolta nel campo adiacente la sede centrale del nostro istituto. Nella prima parte della mattinata, fino alle 11.20 circa, hanno gareggiato gli studenti del Mattei e poi sono subentrati quelli del I.C. di Fiorenzuola. Tra scontri e superamenti le classifiche finali sono risultate le seguenti.

Categoria “Allieve”:

  1. Cremona Sofia (2B LS)
  2. Cremona Costanza (2A LS)
  3. Cavalieri Emanuela (3B LS)
  4. Palermo Emma (2A LS)
  5. Maestri Martina (1B LS)
  6. Paltrinieri Sara (1B LS)

Categoria “Juniores femminili”:

  1. Sammi Sara (4B LSU)
  2. Pirondi Elsa (4B LSU)
  3. Pierangeli Laura (4B LSU)
  4. Livera Olivia (4B ITE)
  5. Morsia Matilde (5B LS)
  6. Ramponi Matilde (5B LSU)

Categoria “Allievi”:

  1. Louatri Abderrahman 1AP
  2. Cabitta Riccardo 3AP
  3. Traore Soumalia 2BP
  4. Cavalieri Filippo 3ALS
  5. Esseddy Rayan 1AP
  6. Berrekhis Reda 1B ITE 

Categoria “Juoniores maschili”

  1. Da Riva Filippo 4A ITE
  2. Zare Mohamed 3A EL
  3. Nonni Akim 3A P
  4. Cabitta Mattia 3A P
  5. Granelli Nicolo' 5A ITE
  6. Braghi Mikhail 3A LS

Gli atleti, con grinta ed entusiasmo, hanno partecipato volentieri alla manifestazione cercando di aggiudicarsi l’accesso alla fase provinciale che si terrà a Piacenza ma solo per i primi quattro classificati di ogni categoria tale obiettivo è stato raggiunto.

Camilla Censi e Matteo Anferri (3C LSU)







lunedì 3 novembre 2025

COCO: LOS DÍAS DE LOS MUERTOS


Dal 27 ottobre fino al 2 novembre si celebra la famosissima festa messicana "los días de los muertos". Questa tradizione nasce nelle civiltà precolombiane come quelle degli Aztechi e dei Maya, ma anche dalla commemorazione dei defunti nelle feste spagnole.

Le culture indigene consideravano la morte come ciclo naturale della vita e pertanto celebravano gli antenati. La popolazione iberica unì dunque queste usanze con le loro festività, dando così vita alla festa che conosciamo noi oggi, onorando i defunti umani ed animali.

Il regista Lee Unkrich nel 2017 ha diretto il film di animazione "Coco" che è ambientato in Messico durante il "Dìa de muertos". In esso si racconta la storia di Miguel, un ragazzino dodicenne con una forte passione per la musica, in particolar modo per la chitarra. L'unico ostacolo alla realizzazione dei suoi sogni è l’ostilità della sua famiglia verso la musica perché, molti anni prima, il trisavolo musicista aveva abbandonato la moglie e la figlia. 

Il ragazzino, nonostante tanta avversione verso la sua passione,  decide ugualmente di partecipare ad una competizione musicale e, rimasto senza lo strumento, ruba quello del suo idolo "Ernesto De La Cruz", deposto al cimitero. 

Miguel, anche se titubante, inizia a strimpellare la chitarra e magicamente entra a far parte del mondo dei morti.

Abbiamo deciso di scegliere questa pellicola perché è importante, secondo noi, inseguire sempre i propri sogni, senza fermarsi al primo ostacolo, senza farsi scoraggiare e senza farsi influenzare negativamente dalle persone. 

I temi principali presenti in questo film sono: 

- il legame familiare che è proposto in modo realistico perché la vita non è sempre “tutto rose e fiori”

- la morte che è individuata come parte della vita ed è rappresentata in modo positivo 

- i sogni personali e la propria identità

- la cultura messicana.


Consigliamo questo film alle famiglie con bambini piccoli o adolescenti per trascorrere insieme una serata all’insegna delle risate, della commozione e della riflessione. 

Sveva Barbieri e Serena Bolgarani (3C LSU)