lunedì 23 dicembre 2024

Dear Frank...!

 Ben trovati cari lettori del blog, oggi sono qui non solo per parlare di uno spettacolo teatrale e musicale recentemente visto, ma anche per dare un’interpretazione ad alcuni brani che fungono da colonna portante per i cantanti/cantautori.
Al teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda,lo scorso sabato, è stato inscenato un tributo al cantante statunitense Frank Sinatra, da una band musicale, formata da un pianista, un bassista che ha suonato il contrabbasso, un batterista, due sassofonisti, un trombettista,un trombonista ed un chitarrista.
Tra le diverse canzoni eseguite, quelle che hanno mosso fortemente l’animo sono, a parer mio, “Flying to the moon", "For once in my life”, “New York, New York” e“My way”.
Il primo brano riguarda il tema amoroso giacché si nota quanto l’amato sia disposto a fare di tutto per la propria amata, a tal punto da raggiungere la luna.
Ci sono peraltro diverse frasi che simboleggiano la forte sintonia presente tra gli amati come “please be true”, “fill my heart with song” e “hold my hand”.
La seconda canzone, la quale fu scritta da Stevie Wonder e successivamente ripresa da Frank Sinatra, ha un significato verosimile alla prima. 
Infatti parla di un uomo che dichiara di aver trovato una persona affidabile e bisognosa di tanto amore.Inoltre ella lo aiuterà a sopportare il dolore, che non lo farà soffrire come successo in passato.
Il tutto è rappresentato da diverse frasi come “I have someone who needs me”, “I have something I know won’t desert me” e “I’m not alone anymore”.
La terza canzone può essere interpretata come uno sprone a fare di più e a seguire ciò che piace.Infatti, il testo parla di un individuo che vuole vivere un’esperienza non da poco, ovvero costruirsi una vita a New York; qualora esso riuscisse nel suo intento, potrà raggiungere i suoi obiettivi in ogni altro contesto.
Il tutto è esplicitato dalla frase:“You always make it there, you make it anywhere”.
Infine non può mancare la canzone che ha portato Frank Sinatra all’apice del successo, 
ovvero “My way”.
Essa prende spunto da un brano francese, dal titolo “Comme d’Habitude”.
Paul Anka, cantante e compositore canadese, lo riadattò in inglese e, successivamente, ottenuti i diritti d’autore, la sottopose a Frank Sinatra.
Una curiosità molto particolare di questo capolavoro è che Sinatra stesso dichiarò di non gradire ciò che avrebbe consentito il suo futuro successo.
Un uomo, ormai prossimo alla morte, sta valutando la vita passata.
Egli ha vissuto ed affrontato tante esperienze sempre a modo proprio, ignorando ciò che gli altri potrebbero dire di lui.
Il tutto è essenziale poiché lascia,a chiunque ascolti il brano, la possibilità di capire che bisogna vivere senza tenere in considerazione ogni giudizio altrui, specialmente se fatto in modo offensivo o con l’intento di bloccare quella persona in ciò che fa.
Per concludere voglio invitare ogni lettore, come sostiene Frank Sinatra in “My way”, a seguire sempre i propri sogni e ciò che, a modo proprio, piace fare, tralasciando il giudizio delle altre persone.
Francesco Maccagni 4BLSU








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