domenica 12 novembre 2017

Il Doctor Who dello Sport





Al posto del Tardis ha una clinica mobile eppure, Claudio Costa per tutti è il Dottore.

Claudio Marcello Costa è un medico noto al mondo come il Dottor Costa. Un modo semplice ma davvero incisivo per definire l’uomo soprattutto nella sua professione. Il fatto è che Claudio Marcello Costa è molto più che un medico, è colui che aiuta i piloti a rimettersi in forma quando subiscono anche dei brutti incidenti, durante le gare automobilistiche e/o motociclistiche.
Figlio di Francesco Costa, fondatore del circuito di Imola, il Dottore si appassiona di motori sin da piccolo. Cibandosi di pane e motori capisce che i piloti sembrano invincibili ma – dietro quella patina di eroi indistruttibili – sono uomini e come tali possono anche subire degli incidenti.
Il suo primo intervento, Costa, lo mette in atto durante la coppa d’oro Shell del 22 aprile 1957, quando trasse in salvo Geoff Duke, pilota motociclistico britannico (detto Il Duca), in seguito ad una brutta caduta che gli precluse la possibilità di vittoria. Infatti, fu l’anno di Libero Liberati che vinse la coppa.
“L’idea della clinica mobile – ha spiegato il Dottor Costa durante la presentazione del suo libro L’eroe che è in te, un vero e proprio messaggio di speranza per scoprire il grande potenziale dentro ciascuno di noi, - è nata proprio con l’intendo di aiutare nell'immediatezza le problematiche che potevano sorgere durante le corse motociclistiche”.
In effetti, la clinica mobile, fondata nel 1977, altro non è che un pronto soccorso che aiuta i piloti durante le corse. 
foto di Erica Caldo 1ALSU
Le imprese mirabolanti, le corse contro il tempo, anche in elicottero, per salvare delle vite sono il focus narrativo del suo saggio, in cui non si dimentica di citare la potenza della follia. La pazzia di chi crede anche davanti all'inevitabile, la follia di chi non perde mai la speranza.

La 1° A delle scienze umane ha avuto l’onore di partecipare alla presentazione del suo ultimo libro, intitolato appunto L’eroe che è in te. In quell’occasione il Dottore è riuscito a trasmettere le sue emozioni e le sue testimonianze, facendoci rivivere – seppure indirettamente – la forza di volontà che si respira all'interno del mondo della Moto GP.

Un'unica frase per comprendere cosa si cela dietro la forza e la voglia di combattere, nonostante gli ostacoli: "Una barella, un dottore, un pilota e solo due parole: voglio correre".

Mariarosaria Cipolletta 1^A LSU
Cattani Martina  1^A LSU 

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