venerdì 30 dicembre 2022
"LA SIGNORA DELLE CAMELIE" di Alexandre Dumas
“Non
so se nella vostra vita abbiate mai provato o proverete mai quello che sentivo
io vedendo Marguerite”
Si tratta di un amore impossibile quello tra
Armand e Marguerite: è lei la signora
delle camelie, protagonista di quest’opera di Alexandre Dumas.
Armand è un giovane di famiglia benestante
che vive a Parigi e ha davanti a sé una carriera brillante, che vacilla dopo
l’incontro con Marguerite. Lei, infatti, è la più famosa cortigiana della
città, pronta a concedersi a chiunque possa soddisfare i suoi desideri lussuosi
e sostenere le sue spese sanitarie, a causa della sua malattia segreta.
Quello che nasce tra i due giovani è
un amore
genuino, diverso da quello che la ragazza è solita ricevere,
tuttavia irrealizzabile a causa di difficoltà
economiche che coinvolgono ambedue.
Nonostante ciò, ad un tratto decidono
di abbandonare la città e convivere. Proprio in questo periodo, sorgono
ulteriori problemi economici che costringono Marguerite a vendere i suoi beni
all’insaputa di Armand. Quando quest’ultimo ne viene a conoscenza, decide di
sanare tutti i debiti con i soldi del padre: è questa la causa che spinge il
genitore del giovane a chiedere alla ragazza di ritornare alla sua vita da
mantenuta, rinunciando ad Armand.
Fatto ritorno alla crudele realtà,
Marguerite sceglie di continuare a farsi mantenere fino alla sua morte precoce.
Solo il suo decesso richiama Armand a Parigi e gli fa incontrare proprio lo
scrittore, a seguito della vendita di mobili e oggetti preziosi posseduti
dall’amata.
La storia tratta di una vicenda realmente
accaduta allo scrittore stesso: Marguerite, infatti, è ispirata all’amata
di Dumas: Marie Duplessis, nota per la bellezza, il buon gusto e per la
voracità con la quale sperperava i patrimoni degli amanti. Egli la incontrò al
teatro parigino dei Variétés, frequentato soprattutto da giovani mantenute e
dai loro ricchi protettori.
La signora delle camelie è un romanzo d’amore che rispecchia perfettamente la società del
1800: sono i sentimenti profondi dei protagonisti e la loro
complicità
che tengono il lettore incollato al libro. Lo consigliamo a chi ama i romanzi
storici a sfondo romantico e vuole immergersi in emozioni travolgenti!
MARTINA CAVALCA - 2^A LSU
AGATA ILLICA MAGRINI - 2^A LSU
giovedì 29 dicembre 2022
I CAPPELLETTI DELLA NONNA - ricetta di famiglia!
La ricetta mi è stata tramandata da mia nonna, che ama cucinare la pasta fresca, e proprio per questo motivo i cappelletti sono una pietanza che realizzo sempre insieme a lei, seguendo i suoi consigli.
- 1 Kg di Farina
- 8 uova
- Un pizzico di sale
- Acqua tiepida
- 200 g di Pane grattugiato
- 600 g di parmigiano di due stagionature diverse
- 3 o 4 uova
- Brodo di carne
- Noce moscata q.b.
- Sale q.b.
Mettiamo la farina a fontana, aggiungiamo le uova, il sale e l’acqua fino ad ottenere un impasto elastico. Impastiamo per 20 minuti.
Teniamo la pasta sotto una ciotola di vetro capovolta.
Scottiamo il pane grattugiato con il brodo bollente. Lasciamo raffreddare e dopo aggiungiamo le uova, un po' di noce moscata e un pizzico di sale. In seguito incorporiamo il formaggio grattugiato.
Si consiglia di fare il ripieno il giorno prima.
Stendiamo l’impasto con l’aiuto di
una macchina per tirare la pasta, quando avremmo raggiunto uno strato sottile,
tagliamo la nostra sfoglia in due, e in una delle due, inseriamo poco alla
volta il ripieno; successivamente chiudiamo con il resto della sfoglia e con
uno stampino realizziamo la forma dei nostri cappelletti.
Continuiamo questo procedimento fino a quando tutto l’impasto non sarà finito.
Terminati i cappelletti, possiamo cucinarli insieme ad un buon brodo caldo per gustarli al momento oppure congelarli in freezer ed usarli per un’altra occasione.
E voi conoscevate questo piatto tipico delle festività invernali?
Continuiamo questo procedimento fino a quando tutto l’impasto non sarà finito.
Terminati i cappelletti, possiamo cucinarli insieme ad un buon brodo caldo per gustarli al momento oppure congelarli in freezer ed usarli per un’altra occasione.
Provate a prepararlo anche voi, insieme a me e a mia nonna!
MARTINA SIGNORILE 5^A - LSU
mercoledì 28 dicembre 2022
GLI AMICI DELL'UOMO - I CANI: SONO "SEMPLICI" ANIMALI DA COMPAGNIA?
In questo articolo, vi racconto della figura del cane a partire dai luoghi comuni fino ad alcuni dei più importanti ruoli che l’amico a quattro zampe ricopre: cane da pet therapy, da ricerca su macerie, da salvataggio in acqua, da sport agonistico, da guida per ciechi, da assistenza, da caccia, conduzione del gregge e guardia, da allarme diabete, antidroga, da slitta, da guerra.
Se chiedessi di pensare alla figura del cane, la maggior parte delle persone
visualizzerebbe una palla di pelo di variabili dimensioni intenta a poltrire su
un divano o a passeggiare indossando un cappottino colorato (magari con il
colore del mantello abbinato all’outfit del giorno del proprio umano), oppure
che abbia correndo avanti e indietro in un giardino.
Alcuni associano il cane ad un peluche che ispira fiducia e libera gioia da
ogni pelo, altri ad un essere inutile, fastidioso, pulcioso e puzzolente.
Perciò, per mostrarvi come anche i nostri amici animali più fedeli rivestano un ruolo importantissimo per tutta la società, ho deciso di parlare di alcuni campi in cui il cane viene impiegato e delle attività in cui è coinvolto.
Perciò, per mostrarvi come anche i nostri amici animali più fedeli rivestano un ruolo importantissimo per tutta la società, ho deciso di parlare di alcuni campi in cui il cane viene impiegato e delle attività in cui è coinvolto.
La “Pet therapy” è ad oggi un'attività
piuttosto diffusa e non semplice come appare. E’ importante sottolineare che non tutti i
cani possono essere impiegati per la pet therapy e, anzi, la scelta è
individuale e piuttosto selettiva. Ci sono sicuramente razze più indicate ma la
decisione finale dipende dal singolo soggetto che deve essere naturalmente
predisposto per poter iniziare un vero e proprio percorso di addestramento.
I benefici (dimostrati scientificamente) che porta questa
attività sono notevoli e tra i tanti ricordo la guarigione da stati depressivi.
Ricerca su macerie
Si tratta di un'attività estremamente importante che prevede la formazione di unità cinofile (con un addestramento della durata di circa 2 anni) a partire dalle basi di “obedience” fino all’attività di ricerca vera e propria. Queste unità sono impiegate in situazioni di emergenza, per esempio terremoti, che prevedono la presenza di dispersi.
Si tratta di un'attività estremamente importante che prevede la formazione di unità cinofile (con un addestramento della durata di circa 2 anni) a partire dalle basi di “obedience” fino all’attività di ricerca vera e propria. Queste unità sono impiegate in situazioni di emergenza, per esempio terremoti, che prevedono la presenza di dispersi.
Spesso ci capita di imbatterci in articoli di “cani eroi” con protagonisti cani da salvataggio in acqua. Anche in questo impiego sono importanti le caratteristiche del cane (dalla taglia all’indole) abbinate ad un buon addestramento.
Questi cani e i loro addestratori sono davvero degli eroi che spesso salvano migliaia di vite umane in tutto il mondo.
I cani atleti coinvolgono i proprietari in svariate discipline tra cui la famosissima agility dog, l’obedience, gli sport acquatici, l’hoopers ecc... Dopo un periodo di addestramento del cane, l’uomo ha la possibilità di partecipare a sane competizioni con il suo fedele amico, a contatto con la natura e il mondo animale; i cani possono divertirsi, talvolta applicare il proprio istinto e rafforzare il legame con il proprio amico a due zampe.
I cani guida devono essere perfetti dal punto di vista genetico e comportamentale in quanto supporto quotidiano di una persona non vedente. Il loro ruolo è essenziale perché il cane svolge un compito importante anche a livello affettivo. Infatti, il legame che si viene a creare tra non vedente e cane è estremamente profondo e va al di là dell'aiuto materiale che l’amico peloso può offrire.
martedì 27 dicembre 2022
"L'ENIGMA DELLA CAMERA 622" di Joël Dicker
“Cosa siamo capaci di fare per difendere le persone che amiamo?
È da questo che si misura il senso della nostra vita.”
In un fine settimana di Dicembre
il Palace de
Verbier, un lussuoso Hotel sulle Alpi svizzere, ospita l'annuale
festa di una importante banca d'affari di Ginevra che deve nominare il nuovo
presidente.
Durante la notte dell’elezione, nella stanza 622
avviene un omicidio che scuote l’Hotel, la banca e l'intero mondo finanziario
svizzero.
L'inchiesta della polizia non
riesce a individuare il colpevole, poiché molti dei presenti avrebbero il
movente per commettere l'omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace
de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima
possibile la comoda normalità.
Quindici anni dopo un ignaro
scrittore sceglie quello stesso Hotel per trascorrere qualche giorno di pace,
ma non può fare a meno di lasciarsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto
e dalla bellezza di una donna molto curiosa, che lo spinge a indagare su cosa
sia veramente successo nella camera 622.
“Sono un vedovo, solitario e infelice. Sai, non sono stato
sempre così cupo e caustico.
C’è stato un tempo in cui amavo la vita. Ma dalla morte di mia
moglie vivo nelle tenebre.
Quando muore l’altro, è come se ti strappassero il
cuore e poi ti chiedessero di continuare a vivere. Da allora erro come
un’ombra. Recito la commedia per sopravvivere, vengo qui al Palace turandomi il
naso, copro tutti di grida, ma è solo una mascherata.
È solo un modo per
dimenticare chi sono.”
Da questo romanzo dobbiamo
aspettarci moltissimi colpi di scena, personaggi che nascondono una duplice o
tripla verità, mentre sullo sfondo ci sono giochi di potere, segreti di
famiglia, inganni, tradimenti e gelosie. Un romanzo congegnato con diabolica
perfezione, in cui nulla e nessuno è veramente come appare.
Sono rimasta incollata alle
pagine fino alla scoperta del mistero più grande, ovvero chi è la vittima, ma
dopo la mia attenzione si è lentamente affievolita nei confronti della trama
perché l’ho trovata inverosimile, un po’ forzata
e finanche finta.
La storia alterna momenti di
narrazione passata raccontando in modo molto dettagliato ciò che accadde
durante l’omicidio nella camera 622, e momenti di narrazione presente in cui lo
scrittore cerca di risolvere l’omicidio.
“La vita è un romanzo di cui si conosce la fine: il protagonista
muore. La cosa più importante, in fondo, non è come va a finire, ma in che modo
ne riempiamo le pagine. Perché la vita, come un romanzo, deve essere
un’avventura. E le avventure sono le vacanze della vita.”
E voi avete letto qualche libro
di questo autore? Io ho amato “La verità sul caso Harry Quebert”!
MARTINA SIGNORILE – 5^A LSU
lunedì 26 dicembre 2022
THE GIRLS’ POWER - Katherine Johnson e il suo diritto di “contare”
"Questo è un piccolo passo per l'uomo, ma un
grande balzo per l'umanità" è la frase celeberrima pronunciata dal
primo uomo a lasciare la propria impronta sulla luna, Neil Armstrong. I
racconti sui primi passi cosmici dell’umanità, tuttavia, tralasciano spesso i
percorsi, i salti, le corse fatte da centinaia di donne per
il nostro arrivare a essere “animali spaziali”. Dalla cosmonauta Valentina
Tereshkova alla scienziata informatica Katie Bouman, le donne sono sempre state
figure cruciali
per l’esplorazione e la comprensione dello spazio. Una di queste donne è Katherine Johnson, donna afroamericana che ha
svolto un ruolo fondamentale nel 1962, quando ha contribuito a mandare in
orbita il primo astronauta americano, John Glenn.
Creola Katherine Johnson, nata Coleman,
conosciuta anche come Katherine Goble è stata una matematica, informatica e fisica afroamericana. È nata il 26 agosto 1918 a White Sulphur Springs,
WV. La città in cui è stata cresciuta non offriva scuole per bambini neri dopo
le scuole secondarie di primo grado, motivo per cui la sua famiglia ha dovuto
viaggiare per 193 chilometri soltanto per poterle far frequentare il liceo.
La sua genialità le ha permesso di diplomarsi al liceo a soli 14 anni e, a 18 anni ha iniziato gli studi presso la West Virginia State College dove si è laureata con il massimo dei voti nel 1937. Nel 1952 viene assunta dal Comitato consultivo nazionale per l'aeronautica (NACA), predecessore della NASA, come uno dei computer umani insieme ad altre donne nere come Dorothy Vaughan e Mary Jackson nel West Area Computing Unit, dove un gruppo di donne afroamericane eseguivano manualmente complessi calcoli matematici per gli ingegneri del programma. Le donne, note come West Computers, avevano il compito di analizzare i dati dei test e fornire calcoli matematici essenziali per il successo del primo programma spaziale statunitense.
La sua genialità le ha permesso di diplomarsi al liceo a soli 14 anni e, a 18 anni ha iniziato gli studi presso la West Virginia State College dove si è laureata con il massimo dei voti nel 1937. Nel 1952 viene assunta dal Comitato consultivo nazionale per l'aeronautica (NACA), predecessore della NASA, come uno dei computer umani insieme ad altre donne nere come Dorothy Vaughan e Mary Jackson nel West Area Computing Unit, dove un gruppo di donne afroamericane eseguivano manualmente complessi calcoli matematici per gli ingegneri del programma. Le donne, note come West Computers, avevano il compito di analizzare i dati dei test e fornire calcoli matematici essenziali per il successo del primo programma spaziale statunitense.
Alla NASA Katherine è stata un membro dello Space Task
Group, e nel 1960 è divenuta coautrice del rapporto sui calcoli fondamentali
per mettere in orbita un veicolo spaziale: era la prima volta che una donna
della sua divisione riceveva il merito di autrice di una ricerca aerospaziale. Lei è stata autrice o
coautrice di 26 rapporti di ricerca durante la sua carriera.
Katherine Johnson ha anche svolto un
ruolo importante nel programma Mercury della NASA (1961-1963) su voli
spaziali con equipaggio. Nel 1961 ha calcolato il percorso di Freedom 7, la
navicella spaziale che portava nello spazio il primo astronauta statunitense,
Alan B. Shepard Jr. Nell'era in cui i computer elettronici sono appena stati inventati,
i funzionari hanno chiesto ancora a Johnson di ricontrollare e verificare i
conti a mano, confidando più nel suo genio e nel suo intelletto che negli algoritmi
perfetti progettati appositamente per il lavoro. John Glenn si era rifiutato di
volare senza la sua specifica assicurazione. I suoi calcoli includevano le
equazioni orbitali che avrebbero controllato l'intera traiettoria della capsula
spaziale dal decollo allo schianto. Quindi, nel 1962, su richiesta di John
Glenn, Johnson ha verificato che il computer elettronico avesse pianificato
correttamente il suo volo. Successivamente Glenn ha fatto la storia a bordo di
Friendship 7, diventando il primo astronauta statunitense a orbitare attorno
alla Terra.
Katherine Johnson è stata una delle prime donne di colore a essere una
scienziata della NASA. Ha affrontato la segregazione di genere e razziale.
Katherine ha fatto parte anche parte del team che aveva calcolato dove e quando lanciare il razzo per la missione Apollo 11 del 1969, e che aveva inviato i primi tre uomini sulla Luna. In seguito ha lavorato al programma dello space shuttle. Si è ritirata dalla NASA nel 1986. Katherine è morta in una casa di riposo a Newport News il 24 febbraio 2020, all'età di 101 anni. Nel 2021, è stata inserita nella National Women's Hall of Fame.
Essendo
una donna di colore non le è stato permesso firmare con il suo nome su
documenti di ricerca ufficiali. Nonostante ciò, è diventato chiaro a tutti che
il suo lavoro è tra i migliori. La "Determinazione
dell'angolo azimutale al burnout per il posizionamento di un satellite su una
posizione terrestre selezionata" è il primo documento che accredita il
suo nome anche se non è il primo su cui ha lavorato. Si tratta di trovare
l'angolo a cui dovrebbe puntare il razzo dopo il lancio, quando i suoi motori
sono spenti, in modo che poche orbite dopo si trovi sopra una posizione
selezionata sulla Terra per iniziare il rientro: dato questo fondamentale da
sapere in modo che l'astronauta e il satellite possano essere raccolti in
sicurezza dopo l'atterraggio.
Questa grande donna è morta sola nel 2020
sovrapponendo la nostra vita alla sua. Ha ottenuto molto di più di quanto la
maggior parte di noi possa sognare. Tuttavia, molte persone non sanno di lei o
dei suoi preziosi risultati: questo fatto è indubbiamente correlato al suo
essere una donna di colore. La sua esperienza di giovane donna nera non è stata
riconosciuta. La sua voce e le voci di donne di colore come lei non sono state
ascoltate.
È certo che, se non avesse avuto tutte le opprimenti barriere
da superare, avrebbe potuto ottenere un riconoscimento degno del suo
operato. La maggior parte della storia si concentra sugli uomini bianchi e oscura
completamente la
loro controparte
femminile e di colore: la mediocrità maschile bianca è stata più
accettabile dell'eccellenza femminile nera. È sempre molto importante
sottolineare l’essere nera di Katherine Johnson insieme alla sua femminilità
perché bisogna vedere e saper riconoscere il sessismo e i modi in cui il
pensiero sessista modella l'identità femminile; è anche fondamentale
comprendere i modi in cui il razzismo plasma l'identità femminile.
Infatti
Katherine Johnson, come molte altre donne di colore, non solo ha dovuto
affrontare il sessismo
ma anche il razzismo
in ogni momento ed ambito della sua vita: minori possibilità d’istruzione,
segregazione continua, lavori non accreditati e svalutazione in quanto donna ed
anche come persona di colore.
Perciò, è essenziale riconoscere i risultati di scienziate di colore per rendere completa e autentica la nostra consapevolezza di donne e dei nostri diritti oggi. Inoltre, è importante conoscere i diversi sistemi di oppressione per eliminare barriere morali e pregiudizi sociali, compiendo così un passo collettivo verso la parità dei diritti. Piccoli passi per tutti noi, un enorme balzo per l'umanità nella sua interezza.
Perciò, è essenziale riconoscere i risultati di scienziate di colore per rendere completa e autentica la nostra consapevolezza di donne e dei nostri diritti oggi. Inoltre, è importante conoscere i diversi sistemi di oppressione per eliminare barriere morali e pregiudizi sociali, compiendo così un passo collettivo verso la parità dei diritti. Piccoli passi per tutti noi, un enorme balzo per l'umanità nella sua interezza.
PRABH JOTKAUR CHAGGAR - 3^B LS
venerdì 23 dicembre 2022
Calendario dell'Avvento - day 24 - UN BAMBINO CHIAMATO NATALE
Per l'ultimo giorno del calendario dell’Avvento del Mattei’s Blog, ecco la proposta per una visione
emozionante e significativa!
Le
festività natalizie hanno un altro sapore quando si è adulti. L'albero addobbato, le
decorazioni luminose, la spasmodica attesa prima di scartare i regali: il
turbinio di emozioni che si scatena il 24 Dicembre sembra coinvolgere solo i
bambini, mentre noi rimaniamo lì, seduti a tavola, capaci di attendere solo la
prossima portata di una cena interminabile.
E cosa fare quando un evento triste rovina per sempre le festività? Una tragedia proprio in prossimità del Natale è così devastante da essere percepita anche dai bambini, che smettono di aspettare quel giorno con gioia. Allora, bisogna cercare di andare avanti senza dimenticare chi ci ha lasciato e, farci più forti delle avversità imparando a custodire con coraggio la cicatrice che non scomparirà mai più dal nostro cuore.
Un
Bambino Chiamato Natale è un classico film natalizio: luminoso, colorato
e chiassoso, ma che nasconde (senza esagerare) un messaggio di resistenza al
dolore che vale per i bambini
quanto per gli adulti. Una pellicola leggera destinata ai più piccoli, ma che
non dispiacerà ai loro genitori grazie al buon uso della computer grafica e
alla sua trama godibile.
E cosa fare quando un evento triste rovina per sempre le festività? Una tragedia proprio in prossimità del Natale è così devastante da essere percepita anche dai bambini, che smettono di aspettare quel giorno con gioia. Allora, bisogna cercare di andare avanti senza dimenticare chi ci ha lasciato e, farci più forti delle avversità imparando a custodire con coraggio la cicatrice che non scomparirà mai più dal nostro cuore.
Dopo
aver fallito con i precedenti film a tema natalizio (ci basta ricordare la recensione di nei panni di una Principessa 3), questa volta Netflix inserisce nel suo
catalogo una pellicola semplice ma ben sviluppata da guardare nella fremente
attesa del 25 dicembre.
Una piccola famiglia composta da tre bambini e il loro padre. La casa è calda ed accogliente, ma è l'unica spoglia di addobbi natalizi in un quartiere molto luminoso che si prepara alla festa.
L'atmosfera che si respira nella loro abitazione non è per nulla gioiosa: i tre ragazzini hanno perso la loro madre, e con lei sembrano essere svanite anche la felicità e la speranza.
Tocca alla loro anziana zia Ruth riaccendere l'amore per il Natale, attraverso il racconto di un ragazzino finlandese che con il suo coraggio, e senza mai arrendersi all'angoscia, diventò Babbo Natale.
Il
piccolo Nikolas, detto Natale, è anch'egli orfano di madre e, parte alla ricerca del
padre verso la mitica città degli
elfi.
A fargli compagnia ci sono un topo parlante, una renna - indispensabile per
attraversare le praterie innevate della Finlandia - e, in seguito, una fata
che riesce a dire soltanto la verità.
Nikolas deve lottare contro le avversità rappresentate da uno dei peggiori difetti dell'uomo: il cinismo. Per riuscire nella sua impresa è essenziale non perdere la speranza, nonostante tutti intorno a lui cerchino di farlo arrendere ad una realtà triste e senza luce.
Il
potere della speranza richiama molto da vicino la storia di Peter Pan: infatti, anche in Un
Bambino Chiamato Natale basta credere fortemente
in qualcosa per far sì che l'oggetto del desiderio compaia davanti a sé.
Nikolas fa dei suoi sogni un'arma invincibile che lo aiuta a superare
tutti gli ostacoli,
scontrandosi con la dura realtà imposta da uomini senza scrupoli, pronti a
tutto per ottenere una volgare ricompensa.
L'atmosfera che si respira nella loro abitazione non è per nulla gioiosa: i tre ragazzini hanno perso la loro madre, e con lei sembrano essere svanite anche la felicità e la speranza.
Tocca alla loro anziana zia Ruth riaccendere l'amore per il Natale, attraverso il racconto di un ragazzino finlandese che con il suo coraggio, e senza mai arrendersi all'angoscia, diventò Babbo Natale.
Nikolas deve lottare contro le avversità rappresentate da uno dei peggiori difetti dell'uomo: il cinismo. Per riuscire nella sua impresa è essenziale non perdere la speranza, nonostante tutti intorno a lui cerchino di farlo arrendere ad una realtà triste e senza luce.
La storia è molto semplice e lineare, e il film diretto da Gil Kenan ha il pregio di scorrere piacevolmente senza dilungarsi troppo sugli elementi di contorno.
La trama nasconde tra le pieghe gioiose dei richiami natalizi il significato più profondo dell'accettazione del lutto. Il tema viene trattato con rispetto e senza mai scadere nell'esposizione vera e propria, lasciando al piccolo spettatore il compito di decifrare il significato della storia e renderla un'esperienza da conservare.
Al di là
del luminoso messaggio di speranza, Un
Bambino Chiamato Natale brilla per il suo ritmo narrativo incalzante
- che riesce a catturare l'attenzione anche di chi ha qualche anno in più - e
soprattutto per la bontà degli effetti speciali. Il racconto all'interno del
racconto, artificio di shakespeariana memoria, viene messo in pausa solo nei
pochi istanti in cui torniamo nella casa sconvolta dal lutto dell'apertura,
momenti utili per una breve pausa e qualche battuta sull'attenzione riposta dai
bambini nei confronti di una storia che li ha stregati.
Un Bambino Chiamato
Natale è
un film natalizio luminoso e pieno di gioia che al contempo nasconde il
profondo messaggio dell’elaborazione della perdita. La pellicola è destinata a
bambini capaci di assimilare l'insegnamento che si snoda tra le maglie di una
trama chiassosa e veloce, che ha il pregio di non risultare noiosa agli occhi
degli adulti.
Il mio voto è 9/10
Come sempre se la recensione vi ha incuriosito
vi lascio il trailer:
https://youtu.be/QuQ3oSo7qF8
https://youtu.be/QuQ3oSo7qF8
Buona visione e felice vigilia di Natale!!!
giovedì 22 dicembre 2022
Calendario dell'Avvento - day 23 - CIME TEMPESTOSE
Cari lettori del Mattei’s Blog, oggi vi propongo
una lettura perfetta per questi freddi e cupi giorni di Dicembre. Si tratta di
uno dei più grandi classici della letteratura inglese e l’unico libro scritto
da Emily Bronte sotto lo pseudonimo di Ellis
Bell.
“Ho
sognato nella mia vita, sogni che sono rimasti sempre con me, e che hanno
cambiato le mie idee; son passati attraverso il tempo e attraverso di me, come
il vino attraverso l'acqua, ed hanno alterato il colore della mia mente.“
Si tratta di Cime
tempestose, un romanzo acclamato dalla critica per la sua
ambientazione gotica: in una casa isolata presso una remota brughiera inglese,
nota per il suo clima freddo e ventoso, ha vita la storia di una famiglia
divisa da un forte rancore e dal desiderio di vendetta a causa di un legame
fortissimo che vince anche la morte.
Tali terreni sono di proprietà di un uomo
benestante, il signor Earnshaw, padre di due figli: Catherine ed Hindley. La
famiglia trascorre una vita isolata e priva di svaghi fino a che un giorno il
padre decide di adottare, in uno dei suoi viaggi, un orfano di nome Heathcliff;
da quel momento la narrazione procede in una rocambolesca storia di intrighi
e vendette
esplorando i due temi opposti dell’ amore e dell'odio.
Il ragazzo diventa il personaggio fulcro
del romanzo, emblema dell’odio e dell’ignoranza, descritto come rozzo e per
questo bistrattato fin da piccolo da Hindley, verso il quale poi consuma una
vendetta crudele.
La sua persona sembra animata solo da un amore profondo e impossibile per Catherine; però i due si ritrovano
distrutti da questo legame, uniti solo dopo la morte.
La narrazione della crudele realtà ritrova
il suo fulcro nella figura di Heathcliff, un protagonista unico nel suo genere,
dal quale, avvicinandosi ai suoi sentimenti più intimi durante la giovinezza,
scaturisce un forte desiderio di rivalsa, che però non lo porta mai al
raggiungimento della piena soddisfazione.
"Sii
sempre con me, prendi qualsiasi forma, portami alla follia. Solo non lasciarmi
in quest'abisso, nel quale non riesco a trovarti."
La trama in sé si concentra sul susseguirsi
degli eventi a “Wuthering heights” (nome della casa), ma rimanendo sempre
avvincente in quanto non viene esplicitata in modo lineare ma presenta un intreccio.
I fatti di cui veniamo a conoscenza sono narrati dal signor Lockwood, un ospite
nella dimora che, ammalandosi, viene intrattenuto da Nelly Dean, fedele
governante, la quale rivela i segreti del luogo.
Ho trovato il libro molto originale, avendo
una trama complessa ho dovuto fermarmi per poter assorbire tutte le
informazioni ma nel complesso riesce a trasportare il lettore nell’atmosfera
invernale della vicenda suscitando sensazioni intense. Il carattere dei personaggi viene rivelato
gradualmente durante il corso della narrazione, ma rimane da considerare che
siano figure nel quale risulta difficile immedesimarsi, tutte contraddistinte
da un lato freddo e quasi inumano. Trovo il libro adatto a coloro che sono
appassionati di romanzi familiari, di una trama elaborata e che non si fanno
scoraggiare dai troppi nomi da ricordare !
Alla prossima recensione!
ARIANNA ZILIANI – 2^A LS
mercoledì 21 dicembre 2022
Calendario dell'Avvento - day 22 - BABBO NATALE A COLORI
Questo gigante addobbo luminoso rappresenta il simbolo per eccellenza del Natale: Babbo Natale. Chiunque veda questo iconico personaggio percepisce subito lo spirito natalizio: Papà Natale è il protettore di bambini ed adulti e non c'è età che tenga: nella notte più magica dell'anno tutti lo attendono e gli vogliono bene.
La canzone scelta per questa fotografia è...
La canzone scelta per questa fotografia è...
SANTA CLAUS IS COMING TO TOWN - MICHEL BUBLE'
You better watch out
You better not cry
You Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
You better watch out
You better not cry
You Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
He's making a list,
He's checking it twice;
He's gonna find out
Who's naughty or nice.
Santa Claus is coming to town
And He sees you when you're sleeping
And He knows when you're awake
He knows if you've been bad or good
So be good for goodness sake!
You better watch out
You better not cry
Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
And He sees you when you're sleeping
And He knows when you're awake
He knows if you've been bad or good
So be good for goodness sake!
You better watch out
You better not cry
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
You better watch out
You better not cry
Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming
I mean a big fat man
with a long white beard
He's coming to town.
And He sees you when you're sleeping
And He knows when you're awake
He knows if you've been bad or good
So be good for goodness sake!
You better watch out
You better not cry
Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
And He sees you when you're sleeping
And He knows when you're awake
He knows if you've been bad or good
So be good for goodness sake!
You better watch out
You better not cry
Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
You better watch out
You better not cry
Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming
I mean a big fat man
with a long white beard
He's coming to town.
TRADUZIONE:
Faresti meglio a guardarti intorno
Faresti meglio a non piangere
Faresti meglio a non mettere il broncio
Faresti meglio a non mettere il broncio
Ti dirò perché:
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città
Lui fa una lista
La controlla due volte
Lui scopre chi è stato cattivo e chi è stato buono
Lui scopre chi è stato cattivo e chi è stato buono
Babbo Natale sta arrivando in città
Lui vede quando dormi
E sa quando sei sveglio
Sa se sei stato buono o cattivo
Perciò sii buono, per l’amor di Dio!
Faresti meglio a guardarti intorno
Faresti meglio a non piangere
Faresti meglio a non mettere il broncio
Ti dirò perché:
Perché Babbo Natale sta arrivando in città
Lui vede quando dormi
E sa quando sei sveglio
Sa se sei stato buono o cattivo
Perciò sii buono, per l’amor di Dio!
Faresti meglio a guardarti intorno
Faresti meglio a non piangere
Faresti meglio a non mettere il broncio
Ti dirò perché:
Perché Babbo Natale sta arrivando in città
Lui vede quando dormi
E sa quando sei sveglio
Sa se sei stato buono o cattivo
Perciò sii buono, per l’amor di Dio!
Faresti meglio a guardarti intorno
E sa quando sei sveglio
Sa se sei stato buono o cattivo
Perciò sii buono, per l’amor di Dio!
Faresti meglio a guardarti intorno
Faresti meglio a non piangere
Faresti meglio a non mettere il broncio
Faresti meglio a non mettere il broncio
Ti dirò perché:
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città
Faresti meglio a guardarti intorno
Faresti meglio a non piangere
Faresti meglio a non mettere il broncio
Faresti meglio a non mettere il broncio
Ti dirò perché:
Babbo Natale sta arrivando in città
Intendo uomo grande e grasso con una lunga barba bianca
Babbo Natale sta arrivando in città
Intendo uomo grande e grasso con una lunga barba bianca
Sta arrivando in città!!!
Ecco il link per ascoltarla: https://www.youtube.com/watch?v=R8CBoVc_OMI
Il Natale si avvicina: e tu, attendi Babbo Natale?
Fotografia: ISKRA COLIC - 2^A LSU
Musica: NICOLE LECCACORVI - 2^A LSU
Musica: NICOLE LECCACORVI - 2^A LSU