sabato 17 aprile 2021

Per il mondo che vorrei

 

VITTORIA PRAZZOLI

(vincitrice del secondo premio sezione poesia)


E' imprevedibile questa battaglia,

il nemico contro di me si scaglia:

una lama attraversa il mio corpo

e le gambe cedono sull’arido campo.

Rimembro tutto ciò che ho perduto,

oscure ombre di quello che è accaduto.

 

Mi lego ai brandelli della vita,

ma ancora sanguina la mia profonda ferita.

Nascondo i cristalli delle mie lacrime

e seppellisco le innocenti vittime

di quell’intima guerra

che dai miei sentimenti è stata persa:

sono rimasto un bambino sognatore

che non ha mai smesso di credere nell’amore;

anche in un mondo in cui regna la violenza,

mi sono affidato ad un soffio di clemenza.

 

Leso sono stato, ma non cerco vendetta,

quello non è pensiero d’anima eletta;

semino pace in un terreno di sangue cosparso,

dalle inarrestabili fiamme d’odio arso.

Ed ora vorrei guardare negli occhi l’avversario,

stringerlo forte ed abbracciarlo,

perseverare per raggiungere la fratellanza,

fino a distruggere la meschina ignoranza.

 

Desidererei alzarmi ad aiutare i compagni,

per realizzare con loro tutti i sogni:

smettere di sparare ai più deboli

e porgere la mano ai più poveri.

Ambirei a salvare chi è in pericolo,

per superare ogni ostacolo

ed afferrare nuvole d’affetto

nel limpido cielo in cui le speranze proietto.

 

Ed anche avvolto dai deliri della morte,

tra i sospiri della notte che ha chiuso le sue porte,

continuo con tenacia a lottare

per il mondo che vorrei plasmare;

colgo dell’esistenza ciascuna sfumatura

e maschero sottovoce, nel silenzio, la paura:

a terra abbandono le armi dannate,

ormai da troppo tempo usate e consumate.

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